Pescara. Avevano nascosto un chilo di droga, tra eroina e cocaina, suddivisa in più involucri di vario peso, abilmente occultata all’interno di una nicchia, mimetizzata da una mattonella, ricavata sotto il pavimento di uno stanzino posto nel retro dell’abitazione. A scovare lo stupefacente, nel corso di una mirata operazione, è stata la sezione antidroga della squadra mobile della questura di Pescara con la sezione Cinofili della squadra volante. In manette sono finiti i coniugi rom Massimo Bevilacqua (detto Mosè), 44 anni, nato a Vasto, e Bambina Sauchella, 45 anni, nata a Minturno (Latina) entrambi residenti a Pescara in via Sacco. Entrambi sono stati trasferiti in carcere, lui a Pescara e lei a Chieti, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Tali arresti si inseriscono nell’ambito di una più vasta inchiesta condotta dalla Procura di Pescara e coordinata dal pm Mirvana Di Serio su un consistente traffico di droga proveniente dalla Puglia e dall’Albania, che vede indagate altre 23 persone. In merito sono in corso approfondimenti investigativi e per quanto fino ad ora accertato, il carico sequestrato, che ha un valore di circa 50.000 euro, era destinato principalmente alla piazza di Pescara.
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