L’Aquila. “Drammatico e triste il giorno della guerra. Fermiamo l’orrore e L’Aquila si schieri subito contro la guerra e con il popolo ucraino. Reagiamo subito, con grande apprensione per quelle famiglie, bambini e bambine, tutti quegli innocenti su cui stanno cadendo bombe. Putin, violando ogni convenzione internazionale, ha premuto il maledetto bottone della guerra e sono in corso operazioni militari pesanti e contrarie ad ogni logica, se non quella del potere militare, dell’espansione e del controllo con le armi. Bisogna condannare l’attacco all’Ucraina senza ambiguità”.
Così la deputata Stefania Pezzopane commenta la drammatica notizia della dichiarazione di guerra di Putin all’Ucraina e l’inizio delle operazioni militari.
“L’Italia deve, insieme agli alleati, reagire a questa sfida senza precedenti ai principi di libertà e democrazia in Europa. Non ci sono terze vie, le bombe di Putin e l’aggressione al popolo ucraino non consentono più giochi d’equilibrio dialettici; si sta di qua o di la. Con la guerra o con la pace. Putin ha ridotto le libertà, colpito i diritti delle donne, condizionato la democrazia in altri paesi con le droghe informatiche, chiuso la bocca ai dissidenti ed ora porta il suo paese in una guerra che rischia di straziare l’Europa. Bisogna condannare fermamente la decisione della Russia di dichiarare guerra all’Ucraina, il mondo intero deve chiedere la fine immediata delle operazioni militari russe. E L’Aquila, città di pace, città di Celestino V, pronta ad accogliere Papa Francesco, si stringa attorno al popolo ucraino, condivida con le famiglie e le persone ucraine che sono a L’Aquila un percorso di accoglienza di chi nelle prossime ore comincerà a fuggire dalla guerra. Se la Russia non si ferma subito, vivremo lo spettro di una tragedia umanitaria alle porte di casa”.