Roccaraso. Mesi e mesi di attività, di fiumi di parole scritte e dette, decine di attività di sensibilizzazione e di educazione alla convivenza. Non c’è niente da fare. L’istinto degli esseri umani di filmare Juan Carrito, di avvicinarlo al grido “amore mio quanto sei bello” e di pubblicare le sue immagini sui social è più forte di tutto.
Ed ecco il nuovo video pubblicato con la localizzazione a Roccaraso, di una donna che lo immortala mentre cerca di rovesciare un cassonetto di immondizia, alla ricerca facile di cibo. In questo caso, però, di spazzatura.
Juan Carrito, ormai non più cucciolo, è tornato da qualche giorno a Roccaraso, la nota località sciistica abruzzese che alla fine dei suoi lunghi viaggi tra i territori dei due parchi nazionali, quello della Maiella e quello di Abruzzo, Lazio e Molise, predilige sempre. A quanto pare, l’esemplare di orso, che fa parte di una sottospecie in via di estinzione (in tutto il mondo se ne contano una sessantina e andrebbe sottolineato che si trovano solo in Abruzzo) è più intelligente di quel che si crede. JC sa che a Roccaraso con l’arrivo della neve trova facilmente cibo un po’ qua e un po’ là e allora ecco che torna a caccia di cassonetti.
Finché si vede la scena di un suo nuovo contatto con i cani, in mezzo a delle stalle, con il proprietario che richiama i suoi animali per impedire che si “scontrino”, nulla di strano. Ma davanti alle immagini registrate e pubblicate sui social al grido di “amore mio” viene da ragionare che c’è davvero qualcosa negli esseri umani che non va.
E non nell’orso, negli umani. Perché confidente e problematico che vuole essere, Juan Carrito conserva quell’istinto primordiale di un animale selvatico. E questi continui folli atteggiamenti delle persone nei suoi confronti di certo non vanno a suo vantaggio. E nemmeno fanno sperare che alla fine il suo essere adulto lo porti davvero un giorno lontano da tutto questo.
Juan Carrito porta ancora un radiocollare, montato durate l’ultima cattura da parte dei tecnici del Parco della Maiella, per monitorarlo ma il segnale non funziona più. Quindi non è più nemmeno facile localizzarlo. E dalle ultime immagini registrate c’è qualcuno che ipotizza anche il fatto che abbia qualche problema agli occhi, probabilmente feriti in qualche sua incursione in una stalla.
Noi continuiamo a fare il tifo per lui. Senza se e senza ma. L’orso bruno marsicano, simbolo dell’indomito e selvaggio d’Abruzzo, simbolo di una resilienza che nel 2022 è diventata “sopportazione dei video dei social al grido amore mio quanto sei bello”.
Incrociamo le dita, allora, e speriamo che JC non si abbatta più in umane innamorate ma in qualche orsa che lo accolga e lo allontani dalla follia delle persone.
I VIDEO DELLO SCORSO ANNO