Montesilvano. “Prima di procedere con l’attivazione del Sistema di Protezione Rifugiati e richiedenti asilo Sprar a Montesilvano chiediamo formalmente che la Prefettura di Pescara chiuda i due centri di accoglienza privati allestiti negli Hotel Ariminum ed Excelsior, le cui concessioni sono scadute ormai il 31 dicembre 2016, ovvero due mesi fa. Inoltre chiediamo che le due strutture vengano formalmente escluse dalla gara, per restituire serenità a centinaia di residenti e a decine di operatori turistici che da oltre un anno soffrono per le pessime ricadute economiche e di vivibilità che la presenza di centinaia di presunti profughi ha inevitabilmente determinato su quelle porzioni di territorio”. Lo hanno affermato il capogruppo regionale di Forza Italia Lorenzo Sospiri e i consiglieri comunali del Gruppo consiliare #Montesilvano2019, commentando la notizia dei due nuovi bandi emanati dal sindaco di Montesilvano Maragno per reperire, nel primo caso strutture idonee ad accogliere i 161 presunti profughi compresi nel programma dello Sprar, nel secondo caso per attivare quattro progetti di gestione dell’accoglienza, rivolti alle Associazioni del Terzo settore, per un importo complessivo pari a 2 milioni 762 mila euro.
“Sicuramente” hanno commentato il Capogruppo Sospiri e i consiglieri del gruppo #Montesilvano2019 “risulta difficile pensare che la città di Montesilvano abbia pronti nel cassetto oltre 2 milioni e mezzo di euro da spendere per il mantenimento e la gestione di appena 161 profughi, ovvero almeno 17mila 155 euro a testa, praticamente lo stipendio annuale di un operaio medio. La differenza è che ciascun immigrato beneficerà di quella somma, senza dover lavorare, ovvero senza il dovere di garantire un servizio alla società, e soprattutto non sappiamo quale periodo verrà coperto dalla somma, ovvero tre mesi, sei mesi o un anno, quindi quale sarà la durata dei quattro progetti finanziati e messi a bando. In altre parole, se è vero che con lo Sprar si ridurrà il numero dei presunti profughi sul territorio, dall’altro è vero che si spenderà di più per ciascuno di essi. E risulta difficile comprendere quella disponibilità di oltre due milioni e mezzo di euro se pensiamo alla miriade di difficoltà che ha il territorio di Montesilvano, dalle frane in corso sui versanti collinari, agli allagamenti che si determinano a ogni acquazzone, agli scarichi abusivi sul Saline, sino al disagio sociale con il grave fenomeno della prostituzione, per non parlare del degrado in cui versano strutture come la Stella Maris”.