Roma. Assoluzione per il sit-in davanti al carcere di Teramo perché il fatto non sussiste. Lo ha deciso il tribunale di Teramo che ha assolto 17 manifestanti che ad aprile 2018 avevamo organizzato un sit-in, davanti al carcere di Teramo, in solidarietà a Pierloreto Falasca, nativo di Martinsicuro ed esponente del Movimento Anarchico. Quest’ultimo detenuto perchè era uno degli otto anarchici arrestati come gravemente indiziati di aver realizzato l’attentato dinamitardo alla libreria Il Bargello di Firenze, area Casapound, del 1 gennaio 2017, che causò il grave ferimento dell’artificiere della polizia di Stato Mario Vece che perse un occhio e una mano.
Falasca fu poi condannato in appello alla pena di 8 anni per lesioni personali gravissime. I manifestanti in sua solidarietà, proveniente da tutta Italia davanti al carcere di Castrogno (Te), si erano radunati in un’area diversa da quella per cui era stata data l’autorizzazione, “dando vita ad un’adunanza sediziosa” così diceva la denuncia, ma per questa azione arriva l’assoluzione. Il giudice onorario del Tribunale di Teramo, Marco Scimia, ha assolto i manifestanti con la motivazione che “il fatto non sussiste”.
Alcuni manifestanti era stati anche accusati di “accensione ed esplosioni pericolose”, riferendosi a petardi e fumogeni che erano stati accesi durante la manifestazione. Ma, parimenti, il Tribunale di Teramo li ha assolti per “non aver commesso il fatto”.