L’Aquila. Arrestati in flagranza di reato per rapina impropria e lesioni aggravate in concorso, si tratta di tre giovani tutti di nazionalità italiana P.L. D.. (nome), ventenne, N. I., e F. G. (nome) entrambi diciannovenni, tutti abruzzesi. Una telefonata al 113 segnalava un furto in abitazione in località San Giuliano. Il Personale della Squadra Mobile e della Squadra Volante giunto sul posto ha fermato tre ragazzi in evidente stato di affanno seduti su un muretto, che erano stati inseguiti da alcuni cittadini.I cittadini, padre e figlio, dichiaravano ai poliziotti intervenuti che mentre stavano fermando i giovani questi li colpivano più volte con calci e pugni, per poi proseguire la loro fuga. I due coraggiosi uomini, ricorsi alle cure dei sanitari del locale Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile San Salvatore di L’Aquila hanno avuto rispettivamente 21 e 15 giorni di prognosi. Parte della refurtiva è stata consegnata dai tre, altra è stata trovata dagli agenti dopo la perquisizione ed altra ancora era messa in un borsone nero, abbandonato dai malfattori durante la fuga, rinvenuto dagli agenti in un campo adiacente l’abitazione. I tre hanno precedenti di polizia per reati contro la persona e reati contro il patrimonio. Uno dei tre sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora nel comune di residenza aveva avuto un permesso per recarsi all’Aquila per presenziare ad un dibattimento a suo carico, mentre un secondo arrestato era stato affidato alla Comunità “Casa Famiglia” ubicata proprio in via Madonna Fore in L’Aquila, nel corso di un programma di recupero emesso dal Tribunale per i Minorenni. I tre, su disposizione dell’A.G. sono stati ristretti presso la Casa Circondariale di L’Aquila.
Tecnofonte: 10 anni di eccellenza nella filtrazione avanzata dell’acqua
Da oltre un decennio, Tecnofonte è sinonimo di qualità e innovazione nel campo della filtrazione dell'acqua. Fondata nel 2013, l'azienda ha saputo evolversi e crescere, diventando un...