Pescara. Un furto di capi di abbigliamento degenera in rapina impropria, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale e per una tunisina 29enne sono scattate le manette. L’episodio e’ avvenuto ieri in un negozio al centro di Pescara. Il primo ad intervenire e’ stato un maresciallo della polizia locale la cui attenzione era stata richiamata da un commesso del locale. Una volta entrato nel negozio il maresciallo ha notato la straniera che stava spingendo violentemente una dipendente facendola cadere a terra. Dopo aver opposto resistenza all’agente della municipale la 29enne e’ riuscita a fuggire ma il maresciallo l’ha raggiunta riportandola nell’attivita’ commerciale dove e’ poi giunta la polizia. Gli uomini della Volante hanno cosi’ appurato dalla commessa che la tunisina, poco prima, aveva prelevato dei capi di abbigliamento occultandoli all’interno di un trolley. Vistasi scoperta, e’ andata in escandescenze e ha aggredito la commessa colpendola con un pugno sulla testa e strattonandola per un braccio. Condotta in questura, la tunisina, che aveva rubato merce per circa 98 euro, ha inveito anche nei confronti degli agenti proferendo parole oltraggiose e, inoltre, ha sferrato calci e pugni in direzione della porta di ingresso della camera di sicurezza. L’arrestata, dopo le formalita’ di rito, su disposizione del magistrato di turno, e’ stata accompagnata presso la Casa Circondariale di Chieti.
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