Farindola. Sarebbe Faye Dame l’uomo di colore, di etnia africana, alto circa un metro e ottanta, di circa 30 anni, visto all’Hotel Rigopiano di Farindola (Pescara) il 17 gennaio, ovvero il giorno prima che una valanga travolgesse la struttura. Un particolare che è riemerso soltanto nelle ultime ore nei ricordi di una coppia abruzzese, che ha soggiornato nell’albergo in quei giorni e che è riuscita a tornare sulla via di casa il giorno prima della tragedia, più o meno intorno alle 16.30, grazie all’intervento di uno spazzaneve. La presenza dell’africano è stata confermata dal direttore dell’hotel Bruno Di Tommaso agli inquirenti.
La coppia ha tenuto ad evidenziare la presenza dell’africano nell’hotel, non avendone riscontrato traccia né nell’elenco dei dispersi né in quelli dei sopravvissuti e dei deceduti. Il timore è che possa essere rimasto anche lui tra le macerie dell’Hotel Rigopiano. Una circostanza rispetto alla quale, al momento, non c’è alcun riscontro, visto che l’uomo potrebbe anche essere risceso nelle ore successive del 17 gennaio o il 18 gennaio, prima che la valanga travolgesse la struttura. Stando a quanto riferito dalla coppia, l’africano era un inserviente dell’albergo, incrociato più volte nel corso della giornata di martedì: si occupava di spazzare la neve, di rassettare alcuni ambienti dell’hotel e di svolgere piccoli lavoretti. I due clienti dell’albergo, scampati alla tragedia, affermano di averlo visto nella struttura fino agli istanti che hanno preceduto la loro partenza.