Rigopiano. “Mi sento un miracolato. Non so cosa abbiamo fatto per meritare cio’ e cosa dovro’ fare in futuro per sdebitarmi di tutto questo bene ricevuto”. Cosi’ Giampiero Parete, superstite, insieme alla moglie e ai loro due figli, della tragedia di Rigopiano, a margine della messa di commemorazione delle 29 vittime. “Ho sempre nel mio cuore – ha aggiunto – i 29 angeli perche’ ho vissuto il loro ultimo giorno. E’ difficile dimenticare. Oggi sono qui perche’ voglio stare vicino ai parenti delle vittime e voglio ricordare insieme a loro il dolore che abbiamo vissuto in quei giorni”.
Parete, parlando poi della sera della tragedia, ha detto di non ricordare molto. “Ero sotto choc. Ricordo pero’ che abbiamo fatto tantissime telefonate affinche’ venissero a salvarci”. Dal quel terribile 18 gennaio la vita della famiglia Parete e’ cambiata: “Associamo la neve al pericolo e pure i miei figli lo fanno con gli alberghi”.
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