Pescara. Le forze dell’ordine si sono recate negli uffici della Regione Abruzzo per acquisire tutta la documentazione relativa all’emergenza valanghe. Tra gli obiettivi degli inquirenti c’è quello di visionare il Piano valanghe che dovrebbe essere stato predisposto dagli uffici. Intanto, sempre negli uffici della Regione è in corso una riunione con il sottosegretario alla Protezione civile, Mario Mazzocca, proprio per esaminare e valutare la documentazione.
“L’inchiesta è alle battute iniziali”, ha affermato il procuratore aggiunto di Pescara, Cristina Tedeschini, “non ci sono al momento scenari diversi da quelli che tutti possono immaginare. Tra i filoni di indagine vi sono quelli relativi a circostanze e decisioni sull’apertura e lo stato di esercizio dell’hotel e sulla viabilità di accesso a quell’esercizio. Quando dico acquisita e in corso di acquisizione”, ha aggiunto la Tedeschini, “io sto parlando, nella mia inchiesta, di apprendere delle circostanze che abbiamo accertato, cioè quando il materiale è controllato accertato e confrontato”. Il pm ha parlato anche di “probabili inefficienze” sulla vicenda L’indagine sul disastro dell’hotel Rigopiano riguarderà anche “il tema delle comunicazioni telefoniche, via whatsapp e scritte” da e verso l’albergo. Lo ha detto il procuratore aggiunto di Pescara, Cristina Tedeschini, confermando che l’indagine e per disastro colposo e omicidio plurimo. “Ci sono state interferenze nelle comunicazioni – ha detto – inefficacia nei flussi comunicativi, ma al momento non tutto appare rilevante ai fini dell’indagine, anche se può essere giudicato male dai cittadini. Sono da valutare gli effetti degli eventuali ritardi” nell’avvio dei soccorsi verso l’hotel di Rigopiano”.
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