fenifenieFarindola. “Voglio chiedere al presidente della Regione: se quel giorno a Rigopiano ci fosse stato il figlio, cosa avrebbe fatto? Mandava un elicottero, muoveva mezzo Abruzzo, andava lui di persona a recuperare il figlio?”. A parlare è Alessio Feniello, papà di Stefano, una delle 29 vittime dell’hotel Rigopiano travolto da una valanga il 18 gennaio del 2017. Alessio Feniello incrocia i cronisti all’ esterno della sede della Regione Abruzzo a Pescara, dove il governatore Luciano D’Alfonso ha tenuto una conferenza stampa sull’inchiesta che ora lo vede fra gli indagati, insieme ai due governatori che lo hanno preceduto, Gianni Chiodi e Ottaviano Del Turco, e funzionari della Regione.
Il papà della vittima, a poche ore dalle novità emerse nell’inchiesta, ha manifestato ancora una volta la sua amarezza e rabbia: “Che cosa ha fatto il presidente D’Alfonso per salvare quelle 29 persone? La domanda che cerco di fargli da oltre un anno è sempre la stessa – prosegue ancora Alessio Feniello – cosa hai fatto per salvare mio figlio e altre 28 persone? Il 18 gennaio del 2017 ti sei preoccupato di fare qualcosa con i tuoi sottoposti? Hanno solo preso in giro chi telefonava e preso a parolacce chi chiedeva aiuto”.
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