L’Aquila. La valanga che ha travolto l’hotel Rigopiano potrebbe essere stata innescata dalle scosse di terremoto del 18 gennaio attraverso un meccanismo simile a quello già osservato nel 2015 in Nepal, dove il campo base dell’Everest venne travolto da una valanga dopo il terribile sisma di magnitudo 7.8 che colpì la zona di Katmandu. A indicare questo parallelo è Daniele Bocchiola, docente di idrologia montana e cambiamento climatico al Politecnico di Milano. ”Da un punto di vista scientifico, riconosciamo dei meccanismi predisponenti la valanga e altri che fungono invece da innesco”, spiega l’esperto in un video su YouTube.
”I meccanismi predisponenti sono ovviamente legati al clima – sottolinea Bocchiola – come ad esempio le forti nevicate o le forti variazioni della temperatura che alterano la struttura del manto nevoso. Le cause di innesco delle valanghe, invece, possono essere legate ad esempio al passaggio di sciatori, oppure”, nel caso dell’Abruzzo, ”potrebbero essere state le scosse sismiche che hanno destabilizzato il manto provocando il distacco anche nelle ore successive. Ovviamente – precisa l’esperto – tutto questo andrà capito e studiato”. ”Un esempio eclatante di questo fenomeno di innesco da parte di un sisma è quello del Nepal del 2015 – ricorda Bocchiola – dove al campo base dell’Everest, in seguito al terremoto di Katmandu, ci sono state diverse valanghe con circa cento persone che hanno perso la vita. Questo è un meccanismo conclamato e in una zona sismica durante l’inverno si può verificare”.