Pescara. Regione Abruzzo e Comune di Pescara hanno messo in soffitta il fax da diverso tempo e le innovazioni tecnologiche sono parte integrante della macchina regionale e comunale. Dal 2013 con il Decreto del Fare e’ stato stabilito il divieto di utilizzo del fax per le comunicazioni tra le pubbliche amministrazioni. Una disposizione che la Regione ha subito attuato: “Usiamo la posta elettronica – afferma Fabrizio Bernardini, direttore Dipartimento Risorse e Organizzazione – comunichiamo tramite Pec. Andiamo avanti anche internamente con le scansioni. Non abbiamo piu’ in esercizio neanche le attrezzature fax”. Per quanto riguarda la digitalizzazione in generale, afferma che attualmente il Comune di Pescara “e’ almeno due passi in avanti rispetto a noi. Abbiamo una grande potenzialita’, ma non ancora espressa al cento per cento. Conto, in un anno, di digitalizzare tutta la Regione. Abbiamo grandi strutturazioni, grandi hardware, ottimi software, ma non ancora li mettiamo in esercizio completamente perche’ la struttura e’ troppo grande ed opera su tutto il territorio”. Da parte sua, il Comune di Pescara non solo ha prontamente recepito il Decreto del Fare, ma alla sua entrata in vigore “era gia’ a regime”, sottolinea il sindaco Marco Alessandrini. “Abbiamo riscontrato un po’ di difficolta’ perche’ – spiega – non tutti gli enti, ancora oggi, applicano il Decreto. Ad una Pec c’e’, infatti, chi risponde ancora con il fax”. In questi anni il Comune ha fatto ancora di piu’, attuando un processo di modernizzazione delle procedure tecnico-amministrative, attraverso l’ausilio dell’informatica, allo scopo di incrementare i livelli di efficienza ed efficacia dei procedimenti interni e dei servizi erogati. “Il Comune di Pescara – evidenzia il primo cittadino – non solo si e’ adeguato subito alla normativa del 2013, ma oggi ha messo a regime anche l’informatizzazione di tutti gli atti. Dal 4 luglio, infatti, e’ completamente digitalizzato anche il processo di firma degli atti di determina e delle delibere”. Le ordinanze del sindaco, le delibere degli assessori e le determine dei dirigenti sono, dunque, in firma digitale. Con questo passaggio si e’ sostanzialmente concluso “l’iter di informatizzazione della macchina amministrativa che ora si esprime in digitale”, afferma Alessandrini. “Lo scatto ulteriore – prosegue – sara’ adesso il nuovo gestionale dei servizi con delle nuove procedure rivolte ai cittadini, che potranno gestire direttamente le loro pratiche attraverso il portale. Questo gia’ accade con i tributi e l’anagrafe. Parte del procedimento infatti avviene gia’ online, ma tutto si perfezionera’ al punto che, entro fine anno, il 70-80 per cento dei servizi verra’ erogato in digitale”. Un processo che rappresenta un toccasana per gli uffici e anche per gli utenti: in questo modo si eliminano le file con un guadagno in termini di tempi e di vivibilita’ degli uffici. Per quanto riguarda gli atti, il sindaco afferma che “Pescara e’ ben collocata anche a livello di enti, in quanto ha recepito molto velocemente il processo di informatizzazione. In questi ultimi quattro anni – sostiene – c’e’ stato uno scatto in avanti notevole”. “Il Comune – conclude il primo cittadino – su alcuni settori, come ad esempio ordine pubblico, protezione civile e argomenti di sanita’, sta improntando una comunicazione ancora piu’ diretta con gli enti, fermo restando i passaggi che la burocrazia impone. Con una comunicazione piu’ diretta, tramite ad esempio WhatsApp o una mail normale, si possono adottare provvedimenti piu’ in tempo reale”.
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