L’Aquila. Programmazione fondi Ue, intervento del sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi all’iniziativa promossa dalla Regione Abruzzo:
“Nel corso degli anni la macchina amministrativa è stata disarticolata, con la conseguente penalizzazione della capacità di spesa da parte degli enti territoriali. Troppo spesso, inoltre, i programmi delle politiche di coesione sono stati caratterizzati da un eccesso di burocratismo che li rendeva, talvolta, incoerenti con le reali esigenze delle comunità. Ho riscontrato nella programmazione dei fondi europei proposta dalla Regione Abruzzo una trasformazione che segna un cambio di passo rispetto al passato, coerentemente con i mutamenti che stanno attraversando l’Europa, costretta a confrontarsi prima con la pandemia e poi con il conflitto bellico: eventi straordinari che hanno segnato l’intero continente e consentito il recupero della vocazione che ispirò i padri fondatori di un’unione tra Stati che non fosse solamente un regolatore di mercati con norme spesso incomprensibili e, talvolta, inconciliabili con le necessità dei cittadini. Le Istituzioni devono farsi trovare pronte per raccogliere la sfida generata da queste novità. Il debito pubblico è al 150% rispetto al Pil e necessita di interventi strutturali importanti, così come sarebbe auspicabile la possibilità di stabilizzare il livello del regime ‘de minimis’ per le aziende, oggi regolato attraverso la misura del termporary framework, per garantire la loro competitività sul mercato. Di contro le programmazioni regionali devono avere un’anima, trasformarsi e accompagnare i progressi che, secondo me, l’Unione europea sta facendo. Nel documento della Regione Abruzzo individuo concretamente quest’anima, declinata in quattro capisaldi – radici, identità, comunità, sicurezza – e in una strategia rivolta al breve e medio ma anche al lungo periodo. Sono certo che gli enti locali sapranno fare la loro parte. Molte delle proposte lanciate dal Comune dell’Aquila, nel corso degli incontri preparatori tenuti prima di questa giornata, sono state accolte. La collaborazione con il territorio segna una svolta per il capoluogo d’Abruzzo che potrà contare anche sulle risorse del Fondo complementare al Pnrr e del programma ReStart. Questa città può rappresentare un nuovo modello di amministrazione, di impiego e spesa dei fondi a disposizione con una prospettiva di lungo termine in grado di garantire alle giovani e alle future generazioni una terra migliore in cui vivere, lavorare e tenere salde le proprie radici”.