Pescara. Non c’è pace per il Pescara in caduta libera verso la serie B. Non bastavano l’ultimo posto in classifica e una situazione compromessa, le contestazioni dei tifosi e l’attentato incendiario ai danni delle auto del presidente Daniele Sebastiani per rendere l’aria pesante in città. Nel pomeriggio è arrivato, neanche tanto a sorpresa, l’esonero del tecnico Massimo Oddo, dopo che ieri sera la società biancazzurra, con un comunicato stampa, aveva ufficializzato il proseguimento di un matrimonio invece già in crisi. Una decisione che responsabilizza ancora di più la squadra, chiamata a dare risposte immediate sul campo. Senza più il parafulmine del tecnico, la palla passa ai giocatori che avranno l’imperativo di chiudere la stagione con dignità. Domenica scorsa, dopo il 53 subito in casa del Torino, si erano sparse voci, mai confermate, prima di possibili dimissioni dell’ex difensore di Milan e Lazio, poi di un esonero, arrivato invece oggi. Per Oddo, che con il Pescara ha il contratto in scadenza il 30 giugno 2019, è un dolore doppio, essendo lui pescarese doc. Quello di poche ore fa è l’epilogo di una stagione da brividi per il Pescara. Un ruolino di marcia disastroso per Campagnaro e soci, con 9 punti in classifica, nessuna vittoria ottenuta sul campo (ma una a tavolino per la gara di Sassuolo) e l’ultimo posto in classifica. Rendimento talmente negativo da far perdere la pazienza ai tifosi allo stadio con le contestazioni del dopo gara con il Bologna lo scorso 18 dicembre e, una settimana prima, in occasione della cena di Natale della squadra al porto turistico. Una frattura netta e per certi versi insanabile fra squadra, tecnico e società da una parte e tifosi dall’altra, con altre manifestazioni di protesta, vedi il comunicato pregara di PescaraFiorentina, con la richiesta ai giocatori di non indossare più la maglia biancazzurra, e l’abbandono degli spalti da parte degli ultrà della curva nord alla mezz’ora del secondo tempo di PescaraLazio e alla ripresa di TorinoPescara. Proprio oggi gli ultrà, con una nota, avevano annunciato la decisione di disertare lo stadio in occasione di PescaraGenoa. Tutto questo, mentre proseguono le indagini per individuare gli autori del rogo che all’alba del 7 febbraio scorso ha danneggiato le due auto del patron biancazzurro, parcheggiate nel cortile di casa. Azione, per gli inquirenti, probabilmente portata a termine da “cani sciolti” legati alla tifoseria locale. In una Pescara avvelenata dagli ultimi eventi oggi l’ennesima pagina negativa, con la fine dell’avventura di Massimo Oddo sulla panchina della squadra della sua città che lo scorso anno, a distanza di quattro anni dall’impresa di Zdenek Zeman, aveva riportato in serie A.
L’addio su Facebook dopo l’esonero. Massimo Oddo ha affidato questa sera ai social network il suo stato d’animo dopo il divorzio dal Pescara. Un congedo amaro e commovente, con il ringraziamento a giocatori, staff e società per due anni intensi. Queste le sue parole: “Il calcio spesso regala grandi gioie, momenti indimenticabili e intense emozioni. Un mix di sentimenti che ci porta ad amare questo sport e a viverlo con grande passione. In questi anni a Pescara ho avuto la fortuna di vivere tutto questo. Di gioire con la mia città, con la mia gente, ma anche di soffrire con loro. Un percorso bellissimo iniziato con una promozione sfiorata, proseguito poi con una stagione straordinaria che ci ha portato meritatamente in Serie A, a confrontarci con grandi realtà e grandi squadre. Un percorso che termina oggi, dopo mesi difficili, durante i quali avrei voluto fortemente aiutare questa squadra a raggiungere l’obiettivo prefissato”. “Non ci sono riuscito e per questo chiedo scusa alla Città e ai pescaresi che, nonostante tutto, non hanno mai fatto mancare il proprio sostegno alla Squadra. Voglio ringraziare di cuore il mio Staff, tutti i giocatori con i quali ho condiviso questa avventura e tutte le persone che lavorano con grande professionalità e dedizione ogni giorno all’interno del Pescara Calcio. Infine, voglio ringraziare il presidente Sebastiani per avermi dato la possibilità di iniziare una nuova carriera, quella di allenatore, ma soprattutto per avermi regalato la gioia immensa di guidare la mia squadra del cuore. Con affetto Max Oddo”.