Pescara. Persiste il sovraffollamento nell’Unita Operativa di Geriatria Sud dell’ospedale di Pescara. A tornare sull’argomento e’ il Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche. “E’ da tempo – afferma il segretario provinciale Antonio Argentini – che facciamo presente che nel reparto si continuano a ricoverare pazienti senza la disponibilita’ di posti letto alloggiandoli lungo il corridoio con una media di 6 pazienti e con picchi che arrivano a 12-14 pazienti, una situazione disumana ed inaccettabile. Questo e’ aggravata dal fatto che sono pazienti affetti da multi patologie e i corridoi sono privi di prese per ossigenoterapia, prese corrente, campanello, impossibilita’ ad assicurare la privacy, somministrazione della terapia non in sicurezza, impossibilita’ di evacuazione in caso di incendi dovuto ai letti posti in corridoio”. Il segretario del Nursind fa inoltre presente “l’alto rischio di incendi dovuti a prese di corrente volanti e bombole di sssigeno terapia. Il personale infermieristico e gli operatori socio sanitari dell’Unita’ operativa di Geriatria pur operando con la massima diligenza e professionalita’ – osserva il sindacalista – e’ impossibilitato ad assicurare un’assistenza efficace ed efficiente, sia per motivi logistici e sia per l’insufficiente numero di operatori. La situazione di stress di lavoro correlato a cui sono sottoposti gli operatori sono inaccettabili ed insostenibili. I ricoveri vengono fatti dal Pronto Soccorso indipendentemente dai posti letto disponibili e non sempre ai parenti viene comunicato la sistemazione in corridoio del reparto. Con l’estate alle porte sia per far fronte alla carenza di personale e sia per assicurare al personale le ferie estive per il recupero psicofisico, si e’ in attesa dell’assunzione di personale infermieristico e operatori socio sanitari che il dott. Mancini ha deliberato anche se secondo noi insufficiente, ma bisogna riconoscere il suo impegno considerato che la Regione chiede di tagliare le spese per il personale”. Il Nursind chiede “a tutela dei degenti e degli operatori la risoluzione delle problematiche esposte con il blocco dei ricoveri nei corridoi dell’U.O, con il trasferimento contestuale dei pazienti eventualmente ricoverati in sovrannumero presso altre strutture ospedaliere; la ricognizione promessa del personale fuoriposto e ricollocazione. Infine – sottolinea il segretario Argentini – il potenziamento dell’assistenza territoriale per ridurre i ricoveri a nostro avviso e’ la cosa piu’ importante”.
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