Pescara. Sarà ascoltato domani mattina lunedì 8 gennaio, dal gip Francesco Marino, Brahim Dahbi.
L’uomo, marocchino di 63 anni, è accusato di omicidio volontario nei confronti di Afsal Kokhan, un 44enne bengalese che risiedeva nel capoluogo in via Gran Sasso. Il movente sarebbe da ricondurre a questioni di dissapori condominiali.
É atteso anche un esame del medico legale sul corpo della vittima che dovrebbe essere eseguito sempre tra domani 8 gennaio e martedì 9 gennaio. Il cittadino di origini bengalesi era padre di cinque figli e dipendente di una paninoteca nel centro della città.
Afsal è stato ucciso intorno alle 10.30 di giovedì, con un coltello da cucina appuntito e lungo quasi 15 centimetri, per una mera lite condominiale. Forse per una busta di rifiuti lasciata fuori posto e per un materasso da buttare messo nel posto sbagliato.
I carabinieri hanno trovato l’arma nascosta su un mobile nella casa del marocchino già fermato e sottoposto a misura detentiva.