Pescara. L’ispezione nella procura di Pescara in merito alle due inchieste e alla perquisizione domiciliare a un giornalista scaturite dalla vicenda del mancato pagamento di una multa per divieto di sosta da parte del questore di Pescara, Paolo Passamonti, al quale era stato restituito il veicolo rimosso dal carro attrezzi: è quanto chiede, in un’interrogazione a risposta scritta indirizzata ai ministri della Giustizia e dell’Interno, il senatore campano Luigi Compagna (Ncd). Il fatto risale all’8 dicembre 2011, ma fu portato all’attenzione dell’opinione pubblica nell’aprile 2013 da una inchiesta del quotidiano ‘Il Tempo’ che pubblicò tutti i documenti, compresa la contravvenzione; qualche giorno dopo la Procura di Pescara inviò i Carabinieri nella redazione con un decreto di sequestro redazionale e domiciliare per il giornalista Marco Patricelli, che aveva condotto l’inchiesta, facendo insorgere l’Ordine dei Giornalisti e la Fnsi; nei confronti del giornalista arrivò poi la querela da parte del questore. Nell’interrogazione si chiede al ministro dell’Interno, Angelino Alfano, se intende convocare il questore di Pescara “per ottenere un formale e definitivo chiarimento sull’accaduto, finalizzato alla valutazione della correttezza e del rispetto delle leggi e delle procedure”. Al ministro della giustizia si chiede invece di attivare “i poteri ispettivi di sua competenza presso la Procura di Pescara per le due inchieste in atto” e anche “per l’abnorme ricorso alla perquisizione domiciliare vietata dalla Corte di Strasburgo, disposta nei confronti del giornalista autore dell’inchiesta basata su dati veri e documentati, e che risponde al preciso diritto-dovere di informare, valore costituzionalmente garantito”. Per l’inchiesta madre sulla restituzione dell’auto, che il procuratore capo Federico De Siervo aveva avocato al pool, il 4 agosto scorso è stata richiesta l’archiviazione. L’altra inchiesta di cui si parla nell’interrogazione vede imputato l’agente di polizia municipale Angelo Volpe, accusato di rivelazione del segreto d’ufficio per essersi rivolto ai Carabinieri segnalando, con una denuncia contro ignoti, il mancato pagamento della multa da parte del questore dopo i controlli effettuati sui registri.
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