Montesilvano. Incontro-dibattito, ieri pomeriggio, nella sala Di Giacomo di palazzo Baldoni, sulle tradizioni dolciarie di Montesilvano e in particolare sul Dolce dei tre colli per le lezioni dell’università popolare e della terza età.
“La memoria è il modo migliore per salvaguardare aspetti del passato che altrimenti non troveranno voce in un’epoca, come quella contemporanea, in cui cui si è prigionieri del presente”, ha sottolineato Antonio Farchione, docente di marketing all’università D’Annunzio e autore di un volume, di prossima uscita, sul dolce locale.
Il Dolce dei tre colli è stato oggetto di un concorso da parte dell’amministrazione comunale di qualche anno fa, il cui obiettivo fu quello di diffondere la conoscenza del prodotto, facendolo diventare parte integrante della cultura culinaria della città.
Durante l’incontro è stato presentato il dolce e la sua tecnica di realizzazione, nonché le motivazioni storiche che hanno spinto gli organizzatori a scegliere gli ingredienti fondamentali nella ricetta come, tra gli altri, la liquirizia e la marmellata del vitigno Nettuno Rosso. Inoltre, sono stati svelati aspetti storici, spesso sconosciuti anche ai montesilvanesi, supportati da una piccola mostra di documenti d’epoca.
“A gennaio 2019” ha dichiarato Giuseppe Tini, presidente dell’università Popolare e della terza età, “organizzeremo, sotto la regia di Antonio Farchione, un percorso culinario, con uomini e donne della terza età, ma anche con studenti del Liceo scientifico di Montesilvano, con la presunzione di portare nelle case un dolce tradizionale realizzato con i prodotti tipici locali”.