L’Aquila. Oggi l’Abruzzo fa la conta dei danni causato dal maltempo di ieri. A Pescara, dove si sono verificati allagamenti importanti, il sorvegliato speciale restano il fiume Pescara ed il fiume Villareia per i quali ieri la Protezione civile ha elevato il livello di guardia da codice arancione a codice rosso. Il Comune ha attivato il Coc, Centro Operativo Comunale con interventi su tutto il territorio cittadino, riferisce l’assessore alla Protezione Civile Enzo Del Vecchio. E’ rimasto senza corrente il plesso scolastico di Borgo Marino, ma il problema è stata risolto subito dall’Enel. Infiltrazioni anche allo stadio, al momento sono stati chiusi gli spazi ad uso delle associazioni. Diverse strade, nelle zone interne sono state chiuse dove l’occlusione dei tombini non ha consentito lo smaltimento dell’acqua piovana, chiuso anche il sottopasso di via Raiale dove la pioggia ha allagato anche i box del canile. Notevoli i disagi alla linea ferroviaria Pescara- Termoli con ritardi che hanno raggiunto quota 300 minuti e migliaia di viaggiatori rimasti sui treni o nelle stazioni a causa della circolazione interrotta dopo che il fiume Osento è esondato, invadendo i binari, tra Torino di Sangro e Casalbordino (Chieti). Ventidue treni – 6 Frecce, 3 Intercity e 2 Regionali – sono stati limitati nel loro percorso mentre 11 Regionali sono stati cancellati e sostituiti con autobus. La circolazione, sospesa dalle 10.30 di ieri sulla Pescara-Termoli-Foggia tra Fossacesia e Vasto-San Salvo, è stata riattivata alle 14.45 su un unico binario e dalle 16.25 su entrambi. “Le squadre tecniche di Rete Ferroviaria Italiana, immediatamente intervenute hanno ripristinato l’infrastruttura, consentendo la ripresa del traffico ferroviario”. Non sono tuttavia mancate polemiche e lamentele da parte dei viaggiatori rimasti bloccati. La stazione di Pescara, ad esempio, è stata presidiata dalla Polfer che, insieme alla Protezione Civile e alle altre forze dell’ordine, ha assistito le centinaia di passeggeri fermi nello scalo in attesa di partire. Anche Chieti il maltempo che si è abbattuto sulla Città ha creato notevoli disagi facendo scattare il Coc, centro operativo comunale. I problemi maggiori sono stati quelli riscontrati all’erogazione idrica. A seguito della rottura di un tubo della conduttura idrica, causato da uno smottamento sulla Via Colonnetta all’altezza dell’ex mobilificio Desiderio, dovuto alle persistenti e abbondanti piogge, è stato necessario disporre la chiusura del serbatoio di via Colonnetta, per cui nella parte bassa della città è stata interrotta l’erogazione idrica. Chiuso anche lo stadio “Guido Angelini”, dove le piogge hanno causato l’allagamento dell’impianto sportivo, del terreno di gioco ed un guasto al quadro elettrico. La Copagri Abruzzo sta monitorando costantemente i danni causati dall’incessante pioggia e neve che sta cadute sull’intero territorio regionale nella giornata di ieri. Sono state allertare tutte le strutture provinciali e territoriali alfine di avere un quadro chiaro dei danni che si stanno generando che, allo stato, risultano ingenti soprattutto nel vastese rimasto senza energia elettrica con molti paesi isolati e dove si è allagata la scuola L.Martella. Mamme e bambini sotto la pioggia hanno atteso di conoscere le decisioni dell’amministrazione perché nessuno sapeva se venisse emessa l’ordinanza di chiusura o meno con le autorità competenti, che sono arrivate in ritardo decidendo di chiudere solo il piano interessato dall’allagamento lasciando tutti gli altri entrare regolarmente. Finita l’emergenza, nei prossimi giorni, chiederemo alla regione Abruzzo il riconoscimento dello stato di emergenza e calamità naturale sperando di poter avere risorse finanziarie certe e spendibili in tempi solerti da destinare prioritariamente al ristabilimento della viabilità ed intervenire sulle urgenze dovute alle frane ed agli smottamenti che, in questa fase, rendono irraggiungibili molti centri soprattutto delle aree interne. Chiederemo inoltre l’istituzione di un tavolo tecnico ed interistituzionale allo scopo di produrre una pianificazione seria che fonda la sua realizzazione su obiettivi, risorse finanziarie, tempi di realizzazione e centri di spesa certi. Dopo i postumi degli eventi calamitosi del 4 – 5 e 6 Marzo scorso gli esiti attuali ci portano in concreto a chiedere sobrietà nella comunicazione sollecitando certezza negli interventi e nelle realizzazioni. I danni di allora persistono ancora e quelli che si stanno avendo in queste ore, che si sommeranno a quelli che vedremo nei prossimi giorni quando la copiosa nevicata della aree interne produrrà i suoi nefasti e prevedibili effetti, ci consegneranno un territorio devastato ulteriormente che, in più d’un caso, potrà subire danni irreparabili per la rimessa in coltivazione d’intere aree agricole. Non sono più rinviabili interventi programmati, seri e realizzabili, su: regimazione delle acque, manutenzione dei letti dei fiumi, dissesto idrogeologico, viabilità sia principale e di collegamento oltre che di quella rurale ed interpoderale. Le risorse finanziarie disponibili, di qualsiasi natura e provenienza, debbono essere spese in tempi certi e solerti senza ricorrere ai facili annunci ma realizzando in concreto le opere.
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