Pescara. Il Consigliere Regionale del Movimento 5 Stelle Pietro Smargiassi, è intervenuto sulla vicenda riguardante la realizzazione della quarta vasca a ridosso dell’impianto consortile esistente in località Valle Cena. ” Non posso che esprimere tutte le perplessità su quanto si sta paventando in questi giorni; se il fine infatti è realizzare una vasca solo per interessi economici, lasciando confluire in questa tutto il pattume del centro sud, non posso che esprimere un forte no. Un’area, quella dove dovrebbe sorgere la vasca, già fortemente compromessa dal punto di vista ambientale. I cattivi odori ed i recenti incendi avvenuti solo qualche mese fa, ad oggi sotto la lente degli investigatori, destano notevoli preoccupazioni”.
“E’ opportuno ricordare – prosegueo Smargiassi – che la vasca attualmente in uso garantirebbe un’autonomia oltre il 2022 se ad occuparla fossero solo i rifiuti di quest’area della Regione. Al contrario pare sia utilizzata anche per accogliere i rifiuti provenienti da territori vicini”. Il consigliere 5 Stelle punta il dito contro la politica regionale, che “Non è stata in grado di dare risposte certe e puntuali sulla discarica di Cupello”, in questo senso Smargiassi è ancora in attesa di una risposta da parte del Governo Regionale in merito alla interrogazione sull’incendio recente che ha interessato una vasta area della discarica.
“E’ necessario un incontro con tutti i rappresentanti del territorio e con il sottosegretario regionale Mazzocca, affinché ogni dubbio venga fugato alla cittadinanza, che in queste ore sta palesando tutta la sua preoccupazione. Una preoccupazione che condividiamo, visto che si continua a riempire la vasca con rifiuti provenienti da fuori Regione. In questo modo la durata dell’impianto si accorcia.” Infine, il consigliere pentastellato annota: “Non è che così facendo si favorisce qualche impianto vicino, a solo 30 km da noi, di natura privata? E’ palese che se il pubblico si esaurisce il privato bello e nuovo è li pronto ad accogliere tutto, in barba alla salute del territorio e dei cittadini. Non posso non fare mie le domande che movimenti del territorio si sono posti: chi controlla che vengano rispettate le corrette procedure di smaltimento dei rifiuti in discarica? Chi ha dato l’autorizzazione per il ricevimento dei rifiuti da fuori Regione? Chi ha dato il benestare alla Cupello Ambiente di fare richiesta per una nuova discarica se la proprietà delle aree non è di quest’ultima? La discarica – conclude Smargiassi – è congruente con il piano regionale di gestione dei rifiuti e con il PRE comunale?”
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