Pescara. Il Forum H2O, in collaborazione con l’Ordine degli Architetti PPC di Pescara, ha invitato il ricercatore dell’INGV Fabrizio Galadini a svolgere una conferenza per dare una prima risposta a queste domande con le più recenti scoperte in materia di descrizione della realtà geologica abruzzese. Pochi sanno che anche le aree costiere nel passato hanno subito danni a volte consistenti per terremoti avvenuti nelle aree interne o collinari. Inoltre, recentemente, sono state descritte e mappate sorgenti sismogenetiche che corrono in profondità molto vicino alla costa. Come gestire questo rischio? A mero titolo di esempio, la città di Pescara ha una carta della microzonazione sismica di primo livello approvata nel 2016 che ha individuato una serie di aree che potrebbero essere più vulnerabili a causa della particolare conformazione dei terreni. Il Consiglio comunale ha ritenuto il Piano Regolatore attuale compatibile con i risultati e le indicazioni della microzonazione nonostante questo documento reputasse necessario un approfondimento con la microzonazione sismica di livello 3 per ampie aree della città.
E’ stata una decisione oculata? Quali passi bisognerebbe fare per una pianificazione urbanistica delle aree costiere che tenga conto di questi rischi finora sottovalutati? Tutto ciò considerando che fino al 2003 Pescara e tanti altri centri costieri (ad esempio, Montesilvano) non erano neanche classificati dal punto di vista del rischio sismico con tutto quello che ne consegue sulla qualità dell’immenso patrimonio edilizio delle aree più densamente abitate della regione. Per fare il punto su questi argomenti alla conferenza di Fabrizio Galadini seguirà una tavola rotonda con tre esponenti politici, l’Assessore all’Urbanistica Civitarese, il capogruppo in consiglio comunale per Forza Italia Antonelli e la consigliera comunale del M5S Alessandrini. L’iniziativa si terrà venerdì 16 febbraio alle ore 17:30 presso la sala dell’Ordine degli Architetti PPC, in Piazza Garibaldi 42 a Pescara.