Lanciano. Va alla Salernitana, con un netto 4 a 1, la partita d’andata dei Playout di Serie B, contro la Virtus Lanciano. Al ‘Guido Biondi’ non c’è stata quasi partita, con i ragazzi guidati da Leonardo Menichini bravi a sbloccare il risultato in apertura con il bomber Donnarumma. Il pareggio abruzzese di Marilungo è stato illusorio, visto che poi la squadra campana, seguita in terra frentana da numerosi sostenitori, ha trovato altre tre reti, ipotecando così la salvezza. Per la Virtus, apparsa quasi irriconoscibile, sono risultate pesantissime le assenze di Ferrari, Di Francesco e Giandonato, tutti squalificati. A complicare i piani dei rossoneri anche l’infortunio in avvio di partita di Vastola. Questa la successione delle reti: 9′ Donnarumma, 16′ Marilungo, 21′ Zito, 35′ st Gatto, 46′ st Coda. Al 43′ del primo allontanato dalla panchina della Salernitana il ds Mariano Fabiani per proteste. Virtus Lanciano Salernitana si è giocata davanti a 5.500 spettatori circa, dei quali 5.267 paganti (1.200 ospiti). Mercoledì 8 giugno, alle 20,30, nello stadio Arechi, si disputerà il match di ritorno. Per salvarsi alla Salernitana, in virtù del miglior piazzamento nella stagione regolare, può pure permettersi il lusso di perdere con tre gol di scarto. La tensione ha giocato un brutto scherzo all’allenatore della Salernitana, Leonardo Menichini, che, durante l’intervallo, ha accusato un leggero malore ed è tornato in panchina nel secondo tempo con qualche minuto di ritardo, guidando poi regolarmente la squadra alla vittoria per 4 a 1. Il tecnico è poi arrivato regolarmente al 91′ in sala stampa per rilasciare le consuete interviste, tranquillizzando tutti: “Credo un calo di zuccheri, ma poi è passato tutto. Permettetemi di ringraziare il mio secondo Bonatti che è stato straordinario e mi ha dato una grossa mano nella ripresa”. Sale l’attesa per la finale di andata tra Pescara e Trapani. “È una finale in cui si incontrano due squadre che credo siano le migliori dopo Crotone e Cagliari. Abbiamo conquistato entrambe più che meritatamente questa finale. Il Trapani ha un favore di poter giocare la seconda in casa e poter andare in serie A senza subire gol, e noi per questo dobbiamo cercare di vincere questa partita”. Lo ha detto l’allenatore del Pescara, Massimo Oddo, nel corso della conferenza stampa alla vigilia della sfida con il Trapani, valida per l’andata della finale playoff per la promozione in serie A. Per il tecnico del Delfino questa sarà anche una sfida nella sfida. “Le mie origini sono siciliane e trapanesi, quindi sono legato anche a questa terra, ma domani ovviamente non si potrà pensare a questo, solo alla gara”. Oggi gli atleti saranno impegnati nel ‘risveglio muscolare’ nella centrale piazza della Rinascita, alle 11, dove sono stati chiamati a raccolta i tifosi. “Il Trapani? Loro hanno una loro precisa identità ” continua Oddo ”una delle poche tra le squadre di B. Squadra solida e che ha fatto un ritorno pazzesco e se ha totalizzato tutti questi punti vuol dire che li ha meritati. Tanti dicono che il Pescara sia più forte tecnicamente, ma questo oggi conta meno di zero. Vorrei anche ricordare che la squadra isolana gioca al calcio e anche bene. Credo incontreremo una formazione equilibrata in tutti i reparti. Loro sono bravi a chiudere gli spazi per poi ripartire in contropiede. È una gara in cui potrà accadere di tutto”. “Le motivazioni sono altissime per entrambe le squadre. Noi abbiamo perso una finale come quella dell’anno scorso e quindi ci riproveremo, sapendo che non sarà facile, ma anche che potremo contare sul calore e l’entusiasmo del nostro pubblico”. Rientrato dal ritiro della nazionale albanese Memushaj, Oddo potrà contare su tutti gli effettivi, eccezion fatta per i lungodegenti Coda e Mandragora. Grande attesa in città per un evento che vedrà sugli spalti dell’Adriatico 21mila spettatori. Biglietti esauriti in poco più di 24 ore. Tutte le strade intorno allo stadio saranno chiuse al traffico dal primo pomeriggio. Aumentata la presenza delle forze dell’ordine.
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