Pescara. Con le audizioni dei testimoni, entra nel vivo il processo davanti al Tribunale monocratico di Pescara a carico del cancelliere Luigi D’Anniballe, il dipendente del tribunale che all’epoca dei fatti contestati era impiegato nella segreteria, al quinto piano della Procura, dove ha sede il centro intercettazioni. D’Anniballe deve rispondere di “turbata liberta’ del procedimento di scelta del contraente”, perche’, secondo l’accusa, nel settembre del 2012 avrebbe pilotato un appalto per la gestione delle intercettazioni ambientali e telematiche a favore della societa’ Ips Spa di Aprilia, estranea ai fatti. Questa mattina sono stati ascoltati sette testimoni dell’accusa: il vice questore aggiunto Dante Cosentino, che ha riferito sulle modalita’ delle indagini; l’amministratore delegato, il responsabile commerciale e i collaboratori della Ips Spa, che hanno spiegato come la ditta vincitrice dell’appalto del 2012 avesse svolto altri servizi nello stesso ambito, per la Procura pescarese, attraverso i consulenti esterni Danilo Alonzi e Antonio Fiorentino. Tra i testimoni anche Antonio Smerilli, all’epoca dirigente della segreteria e creatore della tecnostruttura, il quale ha riferito che “nel giugno del 2012, a causa di un grave disservizio, venne sollevata dall’incarico la societa’ che fino a quel momento si era occupata della gestione delle intercettazioni ambientali e telematiche, e si rese necessaria l’indizione di una gara per affidare l’incarico ad una nuova ditta”. Secondo il legale dell’imputato, l’avvocato Giuliano Milia, venne avviata una sorta di operazione “trasparenza”, attraverso la definizione di 11 criteri tecnici con relativi punteggi, per individuare le condizioni migliori, nell’ambito di una decina di ditte contattate e interessate a presentare un’offerta. La proposta dell’Ips Spa sarebbe risultata quella piu’ adeguata alle esigenze della Procura, ma dopo la convenzione stipulata con l’azienda di Aprilia e sottoscritta anche da un magistrato, alcune delle ditte escluse si sarebbero lamentate, telefonicamente e con segnalazioni scritte. L’udienza e’ stata aggiornata al prossimo 20 gennaio per ascoltare tre testimoni della difesa. L’avvocato Milia non ha richiesto l’esame dell’imputato.
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