Pescara. A chiusura delle giornate centrali del settimo Festival Mediterraneo della Laicità Silvana Prosperi, curatrice dell’ evento, vuol sottolineare con le parole di Werner Gephart, Direttore dell’Istituto di Alta Cultura “Kate Hamburger” di Bonn, a cui è stato assegnato il Premio “Laici per il Mediterraneo” 2014, il motivo del successo della iniziativa. Parole che esprimono appieno il senso della proposta del Festival che a febbraio si concretizzerà a Tunisi, con una giornata di studi in collaborazione con LabOnt, Laboratorio Ontologico del Dipartimento di Filosofia del Prof. Ferraris di Torino e che vedrà Pescara animatrice di Itinerari Laici nel Mediterraneo. “Non avrei potuto immaginare un premio più bello.del premio Laici per il Mediterraneo, ricevuto a Pescara, – scrive il Prof. Gephart – forse il progetto laico è la chiave per la pace duratura – o una pace almeno temporanea – tra i popoli? A me sembra che sia esplosa una lotta tra due “Geltungskulturen” (culture di validità) – che sono più di due civilizzazioni – secondo il discorso che ho sviluppato insieme a Raja Sakrani, in cui si confrontano l’identità laica e l’identità religiosa in un antagonismo senza speranza di conciliazione. Questo conflitto, alimentato anche da interessi politici ed economici, fa esplodere poteri distruttivi. Solo se i due “Geltungsanspruche” (pretese di validità) vengono confinati, quindi se quelli mossi da sentimento religioso riconoscono il diritto della Libertà altrui di interpretare la non-religiosità, e se i secolari prendono sul serio il bisogno dell’altro di vivere la propria religiosità, possiamo finalmente immaginare un Mediterraneo di pace – e magari anche coltivare la speranza di renderlo una realtà. Quindi Vi ringrazio ancora di questo onore. E mi auguro per tutti noi che non si perda la fede nel potere della parola all’interno di uno spazio, che è l’habitat di così tante voci.
Questo luogo è il Mediterraneo, che adesso deve diventare un mare “nostro ” un Mare nostrum, che realizzi la promessa kantiana dell’ius cosmopoliticum, e cioè l’ospitalità”. Ma il Festival Mediterraneo della Laicità non chiude, con queste intense giornate, i propri percorsi.
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dopo il Festival
A raccogliere i numerosissimi input lasciati in eredità dall’intensa immersione nella riflessione libera da pregiudizi, si terranno gli incontri del dopo il Festival. Iniziato il 24 settembre con tre cicli: Arte, Musica e Cinema vedrà nei prossimi giorni i seguenti appuntamenti:
Ciclo Documentari Rassegna a cura dell’Associazione A.C.M.A. – Associazione Cinematografica Multimediale Abruzzese (www.webacma.it) presso la Sala eventi della libreria La Feltrinelli di Pescara
giovedì 23 ottobre
La Feltrinelli Pescara ore 18.00
A Slum Simphony di Cristiano Barbarossa
Sul “sistema Abreu”, progetto sociale e musicale messo a punto 32 anni fa in Venezuela da José Antonio Abreu per strappare i giovani dalle bande criminali e riscattarli dalla miseria.
giovedì 30 ottobre
La Feltrinelli Pescara ore 18.00
Le ragioni del tempo. Breve biografia di Andrea Carandini di Roberto Salinas
Scavo aperto sulla vita dell’archeologo, sulle molteplici influenze, sulla percezione del tempo.
Ciclo Musica
domenica 26 ottobre
Chiesa Metodista via Latina,32 Pescara ore 17.30
J. S.Bach, Tra Sacro e Profano Guida all’ascolto Matteo Freno,violino Alan Di Liberatore, violoncello
24 febbraio 2015 Il Festival Mediterraneo della laicità a Tunisi
Maurizio Ferraris, Giornata di Studi LabOnt e Università di Tunisi
Proprio nel contesto dell’arte intesa in rapporto alla laicità, si inserisce l’iniziativa che traspone su carta virtuali riflessioni in accordo con gli intenti della manifestazione e dei vari momenti che la compongono, quali il Ciclo Arte, il Ciclo Musica e il già citato Ciclo Documentari. “LaicitArt” è un ebook a cura di Roberta D’Orazio gratuitamente scaricabile dal sito dell’associazione Itinerari Laici (www.itinerarilaici.it), nel settore dedicato alla 7.a edizione.
L’ebook raccoglie interventi di giovani creativi, musicisti, fotografi, scrittori e pensatori quali Sara Costantini, Emanuele Cozzi, Angela Giorgi, Martina Giubileo, Marco Alberto Matti e Davide Resati, su temi artistici e filosofici, a dimostrazione del fatto che è nella condivisione che vive e si sviluppa il senso di una manifestazione alla perpetua ricerca di nuovi territori del pensiero.