Farindola. Continuano le ricerche delle persone rimaste sepolte sotto la slavina che ieri ha investito l’hotel Rigopiano di Farindola. Le unità cinofile dei vigili del fuoco sono in azione all’hotel Rigopiano, ma al momento non si sente nulla.
E’ quanto riferiscono i soccorritori dei vigili del fuoco. C’è un’area privilegiata all’interno della struttura alberghiera dove si stanno facendo le ricerche, ma la zona di interesse è molto più ampia, si sviluppa per centinaia di metri, e percorre tutta la massa della valanga. Nella struttura c’erano 22 turisti, fra i quali alcuni bambini e 7 dipendenti. E’ stato estratto il corpo di una prima vittima. Gli uomini del Soccorso Alpino in sci, sono stati i primi ad arrivare alle quattro di questa. Difficile procedere invece per la colonna dei soccorsi che si sono trovati la strada sbarrata da altre valanghe e alberi caduti. I soccorritori sono riusciti a far ripartire la turbina spazzaneve rimasta senza gasolio, grazie ai vigili del fuoco che a piedi, nella neve, hanno portato le taniche con il gasolio. Due persone che erano rimaste fuori dall’hotel sono state tratte in slavo, una è in stato di ipotermia, ma non in pericolo di vita.
Altri due corpi, dopo quello recuperato stamattina, sono stati estratti dalle macerie dell’hotel Rigopiano. Lo si apprende da fonti dei Carabinieri secondo le quali un’altra persona sarebbe stata individuata ma non ancora recuperata. Al momento non ci sono conferme ufficiali.
Oltre alla moglie e ai due figli del superstite c’è anche una coppia di Castignano (Ascoli Piceno) fra le persone disperse. Si tratta di due giovani che erano in vacanza. A dare conferma della notizia è il sindaco di Castignano Fabio Polini. “Ho saputo la notte scorsa che nessuno dei due purtroppo risponde alle telefonate dei familiari”. “Siamo molto preoccupati per la loro sorte. Speriamo bene” conclude il sindaco. A Castignano vivono i genitori e il fratello del ragazzo che stanno vivendo ore di apprensione per la sorte dei due giovani.
Anche una coppia di Castel Frentano (Chieti) risulterebbe dispersa nel crollo. Si tratta di Luciano Caporale, 54 anni, e la moglie, Silvana Angelucci, 46 anni, entrambi di professione parrucchieri. I figli della coppia, unitamente ad altri famigliari, sono già in viaggio verso Penne al centro di coordinamento per avere notizie certe sulla sorte degli scomparsi. “Siamo tutti in apprensione, speriamo che questa storia finisca bene, dice il sindaco di Castel Frentano Gabriele D’Angelo per il momento non abbiamo notizie e siamo tutti appesi a un filo di speranza. La coppia era molto nota per la loro lunga attività professionale ed era fortemente inserita nel tessuto sociale del paese”.
C’è anche un ternano di 33 anni, tra le persone di cui non si hanno più notizie. L’uomo, che era dipendente della struttura alberghiera, ha avuto l’ultimo contatto telefonico ieri con la madre, prima della slavina, ma risulta al momento irrintracciabile. La vicenda viene attentamente seguita dalla prefettura di Terni, che è in stretto contatto con la famiglia del disperso, le autorità e i soccorritori abruzzesi. Si tratta di Alessandro Riccetti, 33 anni, di Terni. Apprensione in città per la sua sorte.
Una famiglia di tre persone di Osimo tra i dispersi: la madre è una commerciante, il marito un poliziotto, con il loro bimbo di 7 anni. Lo ha confermato il sindaco di Osimo Simone Pugnaloni. Tra di dispersi c’è anche una coppia marchigiana, di Castignano (Ascoli Piceno)
“Giampiero e tutti gli altri ospiti dell’albergo avevano pagato ed avevano raggiunto la hall, pronti per ripartire non appena sarebbe arrivato lo spazzaneve. Gli avevano detto che sarebbe arrivato alle 15, ma l’arrivo è stato posticipato alle 19. Avevano preparato già le valigie, tutti i clienti volevano andare via”. Così Quintino Marcella, ristoratore e datore di lavoro di Giampiero Parete, superstite della valanga sull’hotel Rigopiano. È proprio al ristoratore che Parete ha lanciato l’allarme dopo la valanga.
Aperta l’indagine da parte della Procura di Pescara sulla vicenda della valanga che ha travolto l’hotel Rigopiano di Farindola (Pescara). L’ipotesi al vaglio del pm di turno, Andrea Papalia, per il momento è omicidio colposo.