Pescara. Dopo l’avvio del primo maggio 2014, al 29 gennaio 2015 si sono registrati al Programma Garanzia Giovani 392.416 ragazzi. Il 19% ha conseguito una laurea, il 57% risulta essere diplomato, infine il rimanente 24% risulta avere un titolo di studio di terza media o inferiore. Indagando sulle adesioni, si nota come la scelta sia ricaduta per la maggior parte nelle seguenti tre Regioni: la Campania con il 12% del totale, pari a 55.150 adesioni, seguita dalla Sicilia con l’11% del totale, pari 48.923 adesioni e il Lazio con l’8% del totale, pari a 39.239 adesioni: queste tre Regioni insieme assorbono quindi circa il 31% del totale delle adesioni. In Abruzzo le registrazioni di giovani che aderiscono al Programma sono 13.127, un dato che pone la nostra regione al 13° posto in Italia come percentuale di iscritti (3,3% In media i giovani che si iscrivono al programma scelgono principalmente la Regione di residenza, al più le Regioni ad essa limitrofe, ciò è tanto più vero in particolare per i giovani residenti nelle zone del Centro-Nord mentre nelle Regioni del Mezzogiorno, ad eccezione della Sardegna (ove il 93,7% delle adesioni sono interne), si riduce la quota di adesione quasi esclusiva alla Regione di residenza e sono più alte le opzioni rivolte ad altre Regioni in particolare del settentrione. Le Regioni continuano a pubblicare avvisi per avviare le misure dirette ai NEET, anche se laprogrammazione attuativa è molto differenziata a livello regionale. Per accelerare l’attivazione della mobilità professionale e transnazionale e territoriale, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha predisposto dei format di avvisi e schede di flusso esplicativi dei percorsi da proporre ai giovani, prevedendo in particolare un’indennità di mobilità nel caso in cui si svolga un’attività lavorativa all’estero o in altra regione fuori dalla provincia di residenza.
Novità per il bonus occupazionale. Presto saranno ammessi all’incentivo i contratti di apprendistato professionalizzante e i contratti a tempo determinato che grazie alle proroghe del contratto originario abbiano raggiunto una durata minima di 6 mesi. Inoltre, il bonus occupazionale sarà cumulabile con gli altri incentivi all’assunzione di natura economica o contributiva non selettivi rispetto ai datori di lavoro o ai lavoratori e, nei limiti del 50% dei costi salariali, con quelli aventi natura selettiva. In attesa della partecipazione alle singole misure a seguito degli avvisi regionali e dell’avvio del bonus occupazionale, continua l’inserimento “spontaneo” delle occasioni di lavoro da parte delle aziende.