Bussi. “Dalla Conferenza dei servizi che si è tenuta a Roma sulle problematiche relative al sito di Bussi sono emersi elementi sconcertanti, relativi alla caratterizzazione del sito, che rischiano di rendere vano quanto fatto negli ultimi 8 anni e di riazzerare il percorso verso la bonifica del territorio”, che riguarda la cosiddetta megadiscarica dei veleni nel Pescarese. Così Augusto De Sanctis, del Forum H2o, di ritorno dalla riunione nella Capitale, alla quale hanno partecipato gli esponenti dei ministeri dell’Ambiente e della Salute, della Regione Abruzzo, dell’Istituto superiore di sanità, della Edison e delle altre società coinvolte, dell’Ispra, dei sindacati e delle associazioni ambientaliste. “Il ministero ha ricevuto solo due giorni fa le carte del piano di caratterizzazione dell’ex commissario Goio e sta cercando di mettere ordine in un quadro che risulta particolarmente caotico ¬ fa sapere De Sanctis – inoltre è emerso che per quanto riguarda la caratterizzazione della mega discarica Tre Monti, le analisi che Goio fece fare nel 2014 sono state pagate 980.000 euro e l’Arta si rifiuta di validarle, in quanto ha soltanto ricevuto i campioni in sede, senza partecipare alla raccolta”. Un aspetto quest’ultimo, che – come riferisce De Sanctis ¬ ha indotto la Regione a chiedere se l’ affidamento sia stato fatto secondo i canoni di legge. “Noi abbiamo chiesto di verificare se l’Arta sia effettivamente tenuta a validarle e abbiamo invitato il ministero quanto meno ad acquisire le analisi fatte fare dalla Procura nel 2007 ¬ prosegue l’esponente del Forum H2o ¬ troviamo infatti assurdo e inaccettabile ripartire da zero dopo tutto questo tempo”. Secondo De Sanctis, inoltre, nel corso della Conferenza dei servizi, sono emerse ulteriori criticità. “Per quanto riguarda la palancolatura, ovvero la recinzione realizzata in un’area privata intorno all’area Tre Monti, la Edison ha ricevuto soltanto la fattura senza ricevere alcuna comunicazione riguardante gli elementi progettuali e potrebbe dunque sollevare delle questioni riguardanti il mancato invio delle necessarie notifiche ¬ spiega l’esponente ambientalista – stesso discorso riguarda le analisi, che sono state effettuate senza notificare alla Edison che erano in corso, con il rischio che la società possa dunque rifiutarsi di riconoscerle”.
“Le notizie di stampa apparse sulle cronache locali sulla vicenda della reindustrializzazione del sito di Bussi, rischiano di confondere e disorientare le aspettative di quanti da anni attendono che in quell’area ci sia un rilancio economico e sociale”. Lo ha detto il vice Presidente della Giunta regionale, Giovanni Lolli, in merito alle considerazioni riportate sui giornali, che, precisa “sono riferite a condizioni relative ad un accordo di programma ormai superato già da diversi mesi e soprattutto non ha nulla a che fare con il protocollo siglato lunedì tra Regione, Comune di Bussi e l’imprenditore veneto Alberto Filippi”. Lolli ha aggiunto che quello siglato lunedì scorso, rappresenta un “documento che si pone come obiettivo proprio quello di rilanciare l’intero polo industriale da sempre considerato volano economico per l’intera Valpescara”.