Pescosansonesco. In Abruzzo c’è una struttura ricettiva che ha un modo davvero originale di “servire” il conto ai propri ospiti. “Paghi quello che vuoi tu, secondo coscienza e disponibilità economica” e chi non ha disponibilità può barattare un aiuto presso la struttura. Si tratta dell’Ostello Petra di Pescosansonesco apparso anche sulla rivista Vanity Fair. “Sono un anarchico, e penso che occorra dare a tutti l’opportunità di farsi una vacanza”, ha dichiarato il proprietario Giampiero Torello proprio a Vanity Fair. Giampiero, 56 anni e figlio di emigrati in Argentina, ha aperto l’ostello 20 anni tra le colline di Pescosansonesco, alle pendici del monte Picca, dove pratica e insegna gratuitamente discipline olistiche. Nel 2015, nonostante amici e familiari disapprovassero, ha deciso di introdurre questa originale formula di pagamento.
“Realizzato all’interno di un antico Convento Francescano del 1500, il Petra garantisce meditazione e relax grazie al suo panorama con vista privilegiata sulla Majella. L’edificio comprende anche la chiesa di Santa Maria in Coll’Angeli, che include un altare cinquecentesco: diverse coppie straniere hanno scelto di sposarsi proprio qui. Camere semplici, camerate con letti a castello, atmosfera alternativa. Nel weekend si tengono i banchetti all’insegna di «Quello che passa in convento», menù genuini, comunitari e a km zero e ovviamente, anche qui, il conto è a discrezione dei clienti. Abbondano gli eventi e i corsi, sul ritmo cosmico, di karma detox, di danze in cerchio, sugli orti sinergici e giapponesi, di raccolta di erbe spontanee, di sceneggiatura, sulla panificazione. I festival musicali e di teatro-natura. I giochi di ruolo. Tuttavia l’Ostello Petra rischia di chiudere a causa del mancato rinnovo della concessione di gestione dal parte del comune.”, scrive Vanity Fair.