Pescara. “Lascio i conti in ordine, l’approvazione del bilancio è avvenuta nonostante tutto per via del fatto che quando D’Alfonso si è dimesso, la maggioranza sia rimasta con 15 persone, non sembrava fosse possibile”.
Il presidente vicario della Giunta regionale, Giovanni Lolli, esprime soddisfazione per l’approvazione di bilancio e manovra di bilancio da parte del consiglio regionale nell’ultima seduta della decina legislatura che si rinnoverà alle elezioni del 10 febbraio prossimo, e a poche ore dall’entrata nel nuovo anno, giusto il tempo di evitare l’esercizio provvisorio.
Lolli, subentrato all’ex governatore, Luciano D’Alfonso nello scorso mese di agosto per via della incompatibilità legata alla nomina come senatore del Pd, si è adoperato per “trovare” il sedicesimo consigliere indispensabile per il numero legale e quindi l’apertura della seduta: un problema risolto alla fine dal consigliere regionale di Regione Facile Donato Di Matteo, ex Pd ed ex assessore, da tempo molto critico con l’ex presidente D’Alfonso.
“Abbiamo lavorato in questi giorni e oggi abbiamo portato a casa un risultato importante ed utile per gli abruzzesi – spiega ancora l’ex parlamentare del Pd e sottosegretario, in giunta come tecnico -, il mio compito in questo scorcio di legislatura, anche in considerazione della limitazione della ordinaria amministrazione che ho, è di lasciare la situazione più ordinata possibile al governo che verrà scelto dagli elettori il prossimo 10 febbraio.
Oggi è un tassello importante di questa operazione, segue quella di riallineamento dei conti e dei bilanci precedenti, segue il conseguimento degli obiettivi dei fondi comunitari e dei target, che si aggiungono alle attività delle regione. Nelle prossime settimane continuerò a lavorare, sono soddisfatto di poter dire agli abruzzesi che possono essere tranquilli che chi governerà, troverà i conti in ordine, una cosa importante dovendo affrontare la prossima Giunta già una situazione difficile per la crisi in atto e per le ristrettezze delle finanze pubbliche – conclude il presidente che ha preso il timone dopo le dimissioni di D’Alfonso, e che ha annunciato che non si candiderà alle regionali.