Pescara. La squadra mobile di Pescara in visita agli uffici del Comune dove gli agenti avrebbero prelevato i faldoni inerenti la realizzazione del complesso immobiliare in costruzione de La City che la Regione Abruzzo ha appena formalizzato di voler acquistare per gli uffici regionali. Il titolare del fascicolo è il pm del Tribunale di Pescara, Anna Rita Mantini. Al momento non ci sarebbero indagati. Il procedimento nasce da un esposto del consigliere regionale del M5S Stelle, Domenico Pettinari che ha evidenziato alcune criticità dell’opera. Tra esse quella contenuta nel Piano di rischio aeroportuale, proposto da Enac e approvato dal Comune di Pescara nel 2012 che in qualche modo porrebbe dei limiti invalicabili circa la destinazione d’uso degli edifici de La City. Il complesso La City, infatti, come è stato spiegato in conferenza stampa ricade nella zona ‘C’ del Piano di rischio. Si tratta di una fascia di rispetto per il rischio di incidenti che è inferiore a quelli di fascia A e B ma pur sempre comprende delle forti limitazioni. Tra queste c’è quella che impedisce di inserire uffici pubblici e comunque ad alta densità di popolazione proprio come sarebbero gli uffici pubblici della Regione. L’acquisto de La City parte dall’esigenza di accorpare le decine di uffici della Regione sparsi per la città. L’Ente ha bisogno di una superficie non inferiore ai 13.000 metri quadrati e non superiore ai 20 mila. La City ha sparato dapprima prezzi giudicati molto elevati poi le trattative sono andate avanti e l’asticella è scesa un pò ma per alcuni il prezzo sarebbe comunque molto alto. La Spa è costituita da un gruppo di imprenditori molto noti in città: Marco Sciarra 34% delle azioni; Giuseppe Girolimetti il 20%, il patron del Pescara Calcio, Daniele Sebastiani, il 12%, Mauro Angelucci, proprietario della Oma di Castiglione a Casauria il 10%, Acciavatti 10% e gli imprenditori Parnazzini e Paglione 7% ciascuno. Il percorso che porta a La City è cominciato con una delibera della giunta Chiodi che diede mandato alla Direzione Risorse Umane di avviare un’indagine sul territorio di Pescara per verificare la disponibilità di immobili utili a ospitare gli uffici della Regione, con una superficie compresa tra i 7mila e i 20mila metri quadrati, locali da prendere in locazione con opzione di acquisto successivo. E’ scattata la sinergia tra la giunta Chiodi e la giunta comunale guidata dal sindaco Luigi Albore Mascia, per garantire la fattibilità del progetto, peraltro sfidando gli strali dell’allora capogruppo comunale del Pd Moreno Di Pietrantonio, categoricamente contrario all’opzione de La City quale nuova sede della Regione Abruzzo. Poi è arrivata la giunta D’Alfonso e nei giorni scorsi è stata firmata una delibera che fa solo intuire le buone intenzioni della Regione ma di concreto c’è per il momento poco: la giunta, infatti, rinvia ad atti successivi la definizione del Piano finanziario per la valutazione dell’eventuale esercizio dell’opzione di acquisto, senza assumere alcun impegno di spesa.
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