Pescara. Hanno chiesto e ottenuto dal gup del Tribunale di Pescara, Maria Carla Sacco, di essere giudicati con il rito abbreviato, condizionato all’audizione di due esperti in materia ambientale, i cinque imputati, per lo più ex vertici di Aca e Ato, coinvolti nel procedimento bis sulla mega discarica di rifiuti tossici, rinvenuta nel marzo 2007, a Bussi sul Tirino. Gli imputati in questo procedimento, che è uno stralcio di quello principale, sono: Giorgio D’Ambrosio, all’epoca dei fatti presidente dell’Ato; Bruno Catena, all’epoca presidente dell’Aca Spa; Bartolomeo Di Giovanni, come direttore generale dell’Aca; Lorenzo Livello, in qualità di direttore tecnico dell’Aca Spa e Roberto Rongione, responsabile del Servizio Sian della Asl di Pescara. Il pm Anna Rita Mantini ha invece chiesto di ascoltare tre esperti dell’Istituto Superiore di Sanità. I consulenti indicati dalla difesa sono Gaetano Fara e Lino Prezioso. Sempre oggi, il gup ha rigettato le richieste della difesa relative all’esclusione delle parti civili e alla modifica del reato contestato cioè distribuzione di acqua avvelenata in quello di distribuzione di acqua adulterata. Tra le parti civili ammesse figurano: il Ministero della Salute, la Regione Abruzzo, l’Aca, i Comuni di Pescara, Castiglione a Casauria e Manoppello, il WWF e l’Anpana (Associazione Protezione Animali Natura Ambiente). Presenti oggi in Aula Catena e Livello. La prossima udienza si terra’ il 16 settembre alle 9.30. Le altre udienze si terranno il 22 e il 29 settembre e il 6 e il 20 ottobre.
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