Ci avviciniamo a grandi passi verso l’estate e le notizie per chi ha deciso di scegliere l’aereo per viaggiare sono decisamente poco incoraggianti. Ogni giorno decine e decine di voli vengono cancellati e gli esperti di settore stanno rivalutando al rialzo le stime di circa 90mila cancellazioni previste per la stagione. Basti pensare che la situazione è talmente complessa da aver spinto recentemente anche il Presidente Americano Joe Biden a rassicurare i passeggeri su eventuali rimborsi e risarcimenti aggiuntivi rispetto a quelli già previsti per legge. Ma è il momento di analizzare la situazione e di capire cosa fare se anche noi saremo tra gli sfortunati che dovranno fare i conti con un volo cancellato.
L’estate 2023 sarà difficilissima per il trasporto aereo
Scioperi, aumento della richiesta superiore alle possibilità degli operatori, prezzi dei biglietti alle stelle e situazione geo-politica carica di tensione. Sono gli ingredienti del mix che sta rendendo la situazione del trasporto aereo sempre più complessa. Fin qui sono stati cancellati circa 90mila voli. Ma il numero è destinato a salire soprattuto a causa delle compagnie che, reduci dai tagli dei servizi e del personale dovuti alla pandemia, non riescono più a rispondere a richieste simili a quelle del 2019. Per questi motivi se abbiamo deciso anche noi di usare l’aereo per le vacanze dobbiamo assolutamente conoscere i nostri diritti e capire le cancellazioni che danno diritto o meno a un risarcimento.
Rimborsi per il volo cancellato. Quando mi spettano e come si calcolano?
Vista la difficile condizione del trasporto aereo molte società che si occupano di tutela dei passeggeri, tra le quali AirHelp, hanno pubblicato delle vere e proprie mini-guide su come chiedere i rimborsi per i voli cancellati con l’intento di informare i viaggiatori sui loro diritti e aiutarli ad ottenere l’indennizzo che spetta loro.
La prima cosa da sapere è che chi vola nell’Unione Europea ha tutele decisamente maggiori rispetto ai passeggeri dei voli internazionali per cui la Convenzione di Montreal garantisce soltanto il rimborso delle spese extra affrontate a causa della cancellazione.
La seconda è che non tutte le cancellazioni danno diritto a un rimborso. Se ad esempio abbiamo pagato il biglietto e la compagnia ci avvisa della cancellazione con 14 giorni di anticipo oppure se questa è dovuta a circostanze eccezionali (problemi di carattere sanitario, meteorologico e politico) non sono previsti risarcimenti. Idem se il preavviso è minore e il volo pagato viene cambiato da uno con orari simili.
Negli altri casi la legge garantisce una compensazione economica. Due i fattori da tenere in considerazione. Il primo è la nostra decisione o meno di accettare un volo sostitutivo. Se non lo accettiamo ci spettano il rimborso del biglietto e un risarcimento monetario calcolato sulla base della lunghezza della tratta. Se invece lo accettiamo la compensazione economica varia sempre in base alla lunghezza e al ritardo accumulato dal nuovo volo. Più nel dettaglio:
- i voli comunitari più corti di 1.500 km garantiscono un rimborso di 250 euro;
- i voli comunitari di lunghezza compresa tra 1.500 km e 3.500 km danno diritto a un risarcimento di 200 euro se il ritardo accumulato è compreso nelle 3 ore; 400 euro se è superiore;
- i voli comunitari più lunghi danno diritto a un rimborso di 300 euro con ritardo minore di 4 ore e di 600 euro con ritardo superiore.
Come chiedere il risarcimento per la cancellazione?
Abbiamo compreso tutti i nostri diritti di passeggeri. È il momento di capire come chiedere “operativamente” il rimborso. Abbiamo a disposizione 3 strade diverse. Se siamo in aeroporto possiamo recarci allo sportello della compagnia muniti di carta d’imbarco, documenti di prenotazione, scontrini delle spese extra affrontate e far partire la pratica di risarcimento. Se abbiamo accettato un volo alternativo ci serviranno anche testimonianze foto o video del ritardo accumulato per calcolare l’entità del rimborso economico. La prima alternativa è quella di inoltrare la richiesta online. Se, infine, non vogliamo perdere tempo davanti a lungaggini burocratiche possiamo affidare il tutto agli esperti di una delle società che si occupano di tutelare i viaggiatori.
Le cancellazioni più assurde della storia
Una cancellazione di un volo è sempre un brutto imprevisto. Alcuni episodi accaduti nella storia, però, fanno davvero sorridere. Nel 2015, ad esempio, un volo Creta-Oslo è stato annullato perché il personale di volo aveva alzato un po’ troppo il gomito. E per lo stesso motivo ne è stato annullato un altro nel 2016 diretto a Colombo. In questo caso, però, era solo il pilota a essere alticcio.
Non si contano, invece, i casi di cancellazione improvvisa dovuti ad animali portati incautamente a bordo dell’apparecchio. Un volo diretto ad Atlanta è stato annullato a causa della presenza di una tarantola. Un altro volo diretto da Cuba al Canada ha subito la stessa sorte per la presenza di 4 enormi iguane che vagavano tranquille nel cuore della stiva. Nel 2010, sempre ad Atlanta un’altra cancellazione: in questo caso causata da vermi caduti in testa ai passeggeri attirati da una partita di carne andata a male.