Pescara. L’ultimissima novità sul fronte della messaggistica è un’idea tutta italiana. Si chiama Bubbles (www.bubblesapp.co), una valida alternativa a WhatsApp con funzioni utili e prima d’ora mai utilizzate per questo tipo si app. Bubbles avrà sede a Taranto, Pescara e Dublino poiché nasce dalla collaborazione dell’imprenditore Ermes Amadio e il programmatore Angelo Peluso di Taranto e Luigi Valerio Rinaldi, titolare dell’agenzia Lime5, con sede a Pescara, e di Enry’s Island, incubatore di start-up con base a Dublino. Un’applicazione sicuramente molto innovativa, che è destinata ad espandersi nel mondo. Con Bubbles è possibile allargare la propria rete di conoscenze creando delle Random Bubble che verranno lanciate a caso, al momento del loro ritorno, sarà divertente leggere i commenti aggiunti da utenti di tutti i paesi e stringere nuove amicizie. Non solo, l’applicazione al momento scaricabile gratuitamente dallo store Android e iOS, disponibile in italiano e in inglese, è l’unica che permette di programmare l’invio di messaggi, basta decidere la data, l’ora, scrivere un testo e aggiungere un’immagine e i più smemorati non sarapèànno più costretti ad inventare scuse per aver dimenticato compleanni e anniversari. L’applicazione è stata presentata ufficialmente lo scorso 22 gennaio a Taranto e già si registrano 180 iscrizioni al giorno. Il target è molto ampio, l’età varia dai 12 ai 50 anni e gli utenti interessati provengono da Russia, Spagna, Germania e Francia, anche se dovranno attendere fino al 10 febbraio perché venga realizzata la versione multilingue. Bubbles è un prodotto che rispecchia in pieno la filosofia seguita da Lime5 – The Innovation Agency, partner dell’incubatore di startup irlandese Enry’s Island, punta alle grandi idee per far crescere le nuove imprese. Attraverso Enry’s Island, Lime5 supporta, guida e tutela le nuove startup in tutte le fasi, dal rafforzamento del concept fino alla definizione delle strategie di investimento, per portarle al successo.
LIME5, CREATIVITÀ ITALIANA E MERITOCRAZIA ANGLOSASSONE “Competitività, merito, qualità, diversificazione delle competenze: sono gli elementi che permettono di combattere la crisi con ottimismo, freschezza e competenza, di crescere in fatturato e creare posti di lavoro, di rivitalizzare il tessuto imprenditoriale locale, alimentandosi e contemporaneamente alimentando le logiche del mercato delle startup” – afferma Luigi Valerio Rinaldi, fondatore e CEO (Chief Executive Officer) di Lime5, l’Innovation Agency con base a Pescara che fa dell’innovazione, del marketing e della comunicazione una cosa sola. Il valore aggiunto per Lime5 sta nell’aver studiato e fatto propria la mentalità 2.0 delle nuove startup. Il team di Lime5, composto di giovani menti abruzzesi e non solo, riunisce competenze diversificate e trasversali, con cui rispondere concretamente alle più eterogenee esigenze di mercato, fondendo le logiche dell’azienda IT (Information Technology) con quelle dell’agenzia di Marketing per creare valore per i propri clienti. Infatti, nello scenario attuale non basta più fare comunicazione: occorre promuovere l’innovazione nel marketing e nell’IT. L’innovazione è il mantra di Lime5: i “limers” (i membri del team) si esplorano costantemente nuovi trend, idee e soluzioni, e con questo approccio entusiastico e agile si pongono al fianco di chi, trasformando in realtà un proprio concept, vuole contribuire a migliore il mondo. Forte di esperienze e competenze maturate sul mercato internazionale, Rinaldi ha a sua volta lanciato un’ambiziosa startup: Enry’s Island, il primo incubatore italiano con base a Dublino, operante in ambito nazionale e internazionale, volano di diverse nuove aziende di livello europeo ad alto tasso di innovazione. Lime5 è una realtà imprenditoriale eticamente e finanziariamente sana, che applica logiche di meritocrazia e autofinanziamento piuttosto che favore e indebitamento. Attraverso Enry’s Island, l’Innovation Agency ha raccolto mezzo milione di Euro per startup operanti in una varietà di ambiti (dal web 2.0 alle tecnologie fisiche per i paesi emergenti); parallelamente, il fatturato del gruppo è cresciuto del 20%.