Pescara. Era destinata alla piazza pescarese e probabilmente anche a quella pugliese la cocaina, per un totale di quasi cinque chili e mezzo, che il personale della squadra mobile di Pescara, ha sequestrato a un kosovaro di 58 anni, Ramiz Smajlaj, incensurato. Gli uomini della mobile, diretti da Paolo Robustelli, lo hanno bloccato all’uscita del casello autostradale di Pescara ovest dopo tre giorni di appostamenti, avendo saputo dai colleghi di Bari e del commissariato di Trani dell’arrivo di un consistente carico di droga a bordo di un’auto con targa tedesca. Gli accertamenti hanno preso il via sabato e sono proseguiti fino a lunedi’, nel primo pomeriggio, quando e’ stato notato e fermato il veicolo condotto dal kosovaro, passato per il valico del Brennero e partito dall’Olanda. L’uomo, residente a Hannover, e’ stato accompagnato in questura dove sono stati trovati nel bagagliaio i due borsoni con la cocaina, uno dei quali era nascosto nel vano per le ruote di scorta. La droga era suddivisa in panetti da un chilo e cento grammi l’uno e il valore, una volta sul mercato al dettaglio, avrebbe potuto consentire un guadagno complessivo agli spacciatori finali di un milione di euro. Per gli investigatori la droga era diretta alle famiglie rom che gestiscono la droga in citta’. Questo sequestro, sicuramente record in Abruzzo per quanto riguarda la cocaina, per Robustelli e per il responsabile della sezione antidroga Nicolino Sciole’, conferma che Pescara e’ un centro di smistamento dello stupefacente per il centro Italia. L’uomo e’ finito in carcere.
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