L’Aquila. La convocazione di un tavolo istituzionale sulle problematiche legate alle autostrade A24 e A25″ con la partecipazione di tutti gli attori coinvolti, al fine di individuare una soluzione definitiva alle numerose criticità che interessano un’opera strategica di rilevanza nazionale, a cominciare dal paventato aumento delle tariffe”, è stata chiesta dal presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, con una lettera al presidente del Consiglio, Mario Draghi, e al ministro per le Infrastrutture e per la mobilità sostenibili, Enrico Giovannini.
La nuova missiva segue quella del 5 aprile scorso in cui veniva chiesto “un tempestivo intervento del Governo”, insieme a quella di una cinquantina di parlamentari che protestavano per l’aumento del 370% delle tariffe in caso di approvazione del Piano economico finanziario della concessionaria Strada dei Parchi Spa, che scatterebbe alla scadenza della concessione nel 2030.
Il nuovo intervento di Marsilio cade a due giorni dalla decisione della Toto Costruzioni Generali, esecutore dei lavori affidati in house dalla consociata Sdp, entrambe del gruppo abruzzese Toto, di avviare una procedura di licenziamento collettivo che interesserà 110 lavoratori nel cantiere Valle del Salto, in provincia dell’Aquila. Il tutto in una situazione caratterizzata da incertezza negli investimenti sulla messa in sicurezza – è bloccato l’investimento di 6,5 miliardi previsto nel Pef fermo dal 2013 – e da un contenzioso tra Sp e Mims, con un’istanza di revoca anticipata della concessione da parte del Governo che costerebbe allo Stato 2,5 miliardi.
“È con dispiacere che ho appreso da notizie di stampa della decisione di Toto S.PA. Costruzioni Generali – scrive Marsilio – Secondo quanto dichiarato dalla Società, la scelta sarebbe da ricondurre allo stallo che perdura da troppo tempo sulla gestione futura dell’autostrada. Mi sembra evidente come tale ultimo episodio denoti un ulteriore peggioramento della situazione, già critica”.
In merito all’aumento delle tariffe da fine giugno in seguito alla scadenza del congelamento, Marsilio sottolinea che sarebbe “un salasso insostenibile per i cittadini oltre che incompatibile con il già fragile tessuto economico-sociale delle aree interne di questa parte dell’Italia centrale”. La lettera è stata inviata anche ai tre commissari nominati dal governo.
Mercoledì alla Camera dei deputati il ministro Giovannini riferirà sulla problematica in seguito all’interrogazione del presidente dei deputati di Fdi, Francesco Lollobrigida.
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