Pescara. Ha risposto alle domande del gip Antonella Di Carlo, sostenendo la tesi del rapporto sessuale consensuale, il 61enne di origine senegalese, arrestato con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di una donna di 39 anni. I fatti sono avvenuti il 25 agosto scorso, intorno alle 14, nei giardinetti che si trovano nei pressi del terminal bus di Pescara. Il pm Rosangela Di Stefano questa mattina, al termine dell’interrogatorio, ha chiesto la convalida degli arresti, mentre il legale dell’arrestato, Stefano Sassano, ha chiesto la scarcerazione del suo assistito e l’acquisizione delle immagini carpite dalle telecamere della zona, “per esaminare l’intero susseguirsi dei fatti e non soltanto l’atto finale – ha detto l’avvocato – e per verificare la coerenza degli spostamenti sulla base di quanto dichiarato dall’uomo”.
Il giudice si è riservato di decidere nelle prossime 48 ore. Secondo la Procura, l’uomo avrebbe prima offerto del vino alla donna e poi, approfittando del suo stato, determinato anche dall’assunzione di medicinali per patologie per i quali la trentanovenne è in cura, l’avrebbe violentata. “Il mio assistito ha confermato il rapporto sessuale, ma ha negato la violenza – ha rimarcato l’avvocato Sassano -. Inoltre ha risposto a tutte le domande del giudice, fornendo una versione caratterizzata da una scansione dei tempi coerente con i fatti”.
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