Pescara. Modifica alla legge elettorale con l’innalzamento dello sbarramento per l’ingresso dei partiti in Consiglio e novità nell’organizzazione dell’Emiciclo. Il pacchetto in discussione è sostenuto dal Partito democratico e Forza Italia e prevede, per l’ingresso nel parlamento abruzzese, uno sbarramento dell’8 per cento per i partiti che corrono da soli e del 4 per cento per quelli che sono in coalizione, questo in riforma dell’attuale 2 e 4 per cento. Un’altra novità dell’ultima ora riguarda la surroga per i consiglieri regionali nominati assessori che potranno cedere il seggio in assemblea ai primi dei non eletti qualora entrassero in Giunta ma manterrebbero la poltrona da consigliere nel caso in cui dovessero essere estromessi dall’esecutivo. ”Le proposte articolate con gli emendamenti alla legge elettorale regionale che andranno in commissione lunedì, non rappresentano il modo migliore per chiudere questa legislatura. Le regole democratiche si scrivono insieme e in tempi non sospetti”. Lo scrivono i Coordinatori Regionali di Art. 1 MDP Abruzzo Tommaso Di Febo e Fabio Ranieri. ”Le modifiche alla legge elettorale andavano programmate per tempo e con un confronto prima dentro la maggioranza e poi con tutte le altre forze politiche alfine di garantire sia la governabilità che la rappresentanza. Ancora una volta il Pd si è mosso invece in totale solitudine, senza alcun rispetto per le altre forze politiche. Appare evidente che quanto è successo a livello nazionale con le forzature del rosatellum non abbia insegnato nulla al Pd abruzzese”, prosegue Mdp, “pensare oggi solo a piccoli ma fondamentali ritocchi, tra cui soprattutto l’aumento delle soglie di sbarramento, sia dentro che fuori dalle coalizioni, così come pure l’introduzione del consigliere supplente, non ci trova d’accordo e rappresenta il modo peggiore per pensare di ricostruire un nuovo ed ampio campo progressista e civico in grado di contrastare la destra ed i 5 stelle alle prossime elezioni.
Le coalizioni si costruiscono con la Politica e con un nuovo e credibile progetto da presentare ai cittadini abruzzesi, non certo con forzature sulla legge elettorale che in questa fase rischiano di avere esattamente l’effetto contrario rispetto a quello che evidentemente auspicano i promotori dell’iniziativa. Chiediamo al Pd un atto di responsabilità e saggezza per evitare che la ricostruzione di un nuovo progetto di centrosinistra per l’Abruzzo rischi di naufragare ancor prima di cominciare a parlarne”. “Istituire la surroga ovvero la distinzione tra assessore e consigliere regionale è riforma necessaria per evitare che gli assessori invece che fare il loro lavoro debbano stare in aula a garantire il numero legale, la storia di questa legislatura è emblematica in tal senso”. È quanto dichiarato da Lorenzo Sospiri, capogruppo di FI in consiglio regionale, ”è una riforma ad invarianza di spesa assoluta cosi come è chiaramente enunciato dalla legge, il costo complessivo attuale degli attuali 31 verrà ripartito per i 36, cioè la spesa è tutta a carico degli eletti che percepiranno una indennità ridotta del 18%. La surroga è riforma necessaria ed è una legge leghista, infatti Regione Lombardia per prima in data 19 gennaio 2018 ha approvato con il voto di tutte le forze politiche di centro destra la LR n 3/2018 istituendo la surroga in invarianza di spesa, appunto; la legge abruzzese ne è la copia esatta”. Quanto alla soglia di sbarramento: ”Ritoccare di poco le soglie di accesso in consiglio regionale è giusto ed è necessario perché il vero costo per i cittadini sono i tanti gruppi e gruppetti che si formano in consiglio, di solito, causa di ingovernabilità. Il 3 % o il 4 % non mi paiono soglie così alte ma anzi il minimo per rappresentare “qualcuno o qualcosa” in consiglio regionale. Pertanto non vi è nessuno inciucio con il PD ne sulla legge elettorale ne per l’Agir ed il solo pensarlo mi offende ma solo norme per garantire un governo efficiente all’Abruzzo, così come le hanno fatte in Regione Lombardia proveremo a farle qui”.
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