Città Sant’Angelo. Lunedì 9 Luglio alle 21 a Città Sant’Angelo, presso il Giardino delle Clarisse e nell’ambito delle manifestazioni estive del comune, verrà presentato lo spettacolo “Pinocchio” della Compagnia Teatrale FANTACADABRA prodotto dal TEATRO STABILE D’ABRUZZO che ha inserito Fantacadabra Teatro nel progetto Sistema Cultura Abruzzo che sostiene e mette in rete le eccellenze produttive del territorio. “L’originalità del nostro “Pinocchio” sta nel presentare l’immortale testo di Collodi con il linguaggio della Commedia dell’Arte. Pinocchio è soprattutto l’ultima maschera, l’ultimo erede della tradizione della Commedia dell’Arte, il teatro della finzione per eccellenza; la sua, è la parabola tragica della decadenza della menzogna nella modernità, quella menzogna che non si occulta ma che mostra il naso. questa è una nuova e originale versione teatrale della storia del famoso burattino tratta dall’omonimo romanzo collodiano, dove l’uso dell’ironia è accompagnato dal non-sense o il grottesco, che ne amplificano gli effetti e pervadono lo spettacolo per intero Una lettura leggera e poetica caratterizzata da musiche e canzoni originali, che non mancherà di guidare il pubblico nella storia, appassionando, divertendo e commuovendo. Un altro grande appuntamento di teatro della nostra compagnia non solo per i più giovani, ma dedicato anche a chi piace riscoprire atmosfere passate, con le quali magari è cresciuto… sognando e ridendo con la letteratura e il Teatro. Un omaggio al Pinocchio della tradizione. Il lavoro è infatti dal testo di Collodi, pur con gli adattamenti necessari si immerge appieno nel romanzo pedagogico ottocentesco di Collodi che ancor’oggi mantiene inalterato il suo fascino e le rocambolesche avventure del simpatico burattino di legno appassionano ancora il giovane pubblico”.
Lo spettacolo sarà un lungo viaggio insieme ai personaggi, le situazioni e le emozioni delle “Avventure di Pinocchio”per ritrovare, in particolare, il cammino di crescita percorso dal personaggio Pinocchio nel suo divenire: da burattino a bambino. Il tutto in una scenografia mutevole ed essenziale. Proprio come i grandi classici, i drammi di Shakespeare, o l’Odissea, Pinocchio racconta infatti un rito di iniziazione, il passaggio dall’infanzia all’adolescenza di un burattino-bambino alla scoperta del mondo. Dal bisogno dell’uomo solo nasce l’avventura del bambino, che riflette anche quella del padre. Lo spettacolo è un continuo passaggio da momenti di teatro povero a soprassalti di fantasia. Nel suo viaggio alla scoperta del mondo Pinocchio s’imbatte nel Paese dei Balocchi, nel Circo, nel Teatrino di Mangiafuoco, vere esplosioni di scenografie e di colori che stravolgono la scena disadorna nella sua povertà quotidiana”.
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