L’Aquila. ”Ho avuto notizia del fatto di essere coinvolta, insieme ad altri colleghi, nelle attività di indagine della procura di Pescara sui drammatici fatti di Rigopiano. Si tratta, per quanto mi consta, di un atto dovuto, direttamente conseguente al contenuto della memoria depositata a firma di Luciano D’Alfonso nei giorni scorsi”. Lo dice all’Ansa l’ex direttore generale della Regione Abruzzo Cristina Gerardis. ”In una parte di quel documento, egli si difenderebbe addossando su di me, quale direttrice generale della giunta, le responsabilità che gli risultano essergli contestate. Credo che una persona, come lui, chiamata dagli elettori a ricoprire un ruolo di così primaria importanza non possa sottrarsi a spiegare compiutamente le sue ragioni, per di più in una situazione tanto dolorosa per l’intera comunità, evitando di rifugiarsi in un sorprendente quanto inappropriato “scarica barile” di responsabilità che, laddove vi fossero, sarebbero personali, non di posizione e come tali non delegabili. Avrò modo di spiegare all’autorità giudiziaria quale fosse il mio ruolo in regione e quali i reali rapporti tra la burocrazia e la politica. Sono certa che la verità emergerà nel corso delle indagini e nelle sedi opportune”, chiude la Gerardis.
”Si evidenzia la distinzione tra l’organo politico (indirizzo) e le competenze degli organi amministrativi (Direttore Generale RA e Conferenza dei Direttori) con particolare riferimento al ruolo del Direttore Generale ai sensi della legge 77/1999 e si evidenziano gli art. 1-bis e 1-ter ai sensi della quale ”Nell’ambito dell’incarico conferito e fermo restando il potere di indirizzo dell’Organo di direzione
politica, nonchè rilevate le specifiche competenze attribuite ai direttori di dipartimento, il Direttore della Regione esercita tra gli altri, i seguenti compiti e funzioni (…) cura l’attuazione concludente del programma di governo, di piani e direttive generali dell’organo di direzione politica”. E’ il testo della memoria difensiva che il Governatore Luciano D’Alfonso ha depositato nei giorni scorsi presso la Procura di Pescara in merito alla vicenda di Rigopiano. Questo testo, secondo quanto dichiarato all’Ansa dalla ex dg della Regione Cristina Gerardis, è alla base della sua iscrizione sul registro degli indagati, successivo alla iscrizione dei tre ultimi presidenti di Regione, Del Turco, Chiodi e lo stesso D’Alfonso. La Gerardis, avvocato dello Stato, è stata Dg in regione Abruzzo dal gennaio 2015 al maggio del 2017, quando è tornata a Roma per altro incarico.
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