Pescara. Si è tenuta mercoledì 11 aprile alle ore 10 nel Palazzo di Città la terza seduta della Commissione Controllo e Garanzia per la questione delle antenne (Stazioni Radio Base di telefonia) a Pescara . Nessun provvedimento definitivo è stato in realtà preso. Il nuovo dirigente del SUAP Ing. Aldo Cicconetti, che deve fare fronte a una pesantissima eredità che è sub iudiceper omissioni ed irregolarità procedurali, deve barcamenarsi tra le richieste dei cittadini e quello che la politica saltuariamente promette, quando pressata dalla cittadinanza. L’Assessore Arch. L. Scotolati assente all’ultima riunione, sarà chiamato dalla Commissione e dai cittadini a partecipare insieme al Sindaco alla prossima seduta e a mettere per iscritto le azioni che è tenuta a intraprendere. Interpellata anche l’avvocatura del Comune. Intanto la Società Polab di Pisa, incaricata con determina dirigenziale del 19 dicembre 2017, sta provvedendo a sopperire alle omissioni delle istituzioni mediante la ricognizione di tutti gli impianti installati sul territorio cittadino e delle mappature dei campi elettromagnetici attraverso i dati che il Comune sta chiedendo agli stessi gestori perché, per omissione, non esiste un censimento completo né presso il SIT del Comune stesso, né presso l’ARTA che per disposizione regionale avrebbero dovuto provvedere (sembra che i computer ARTA contenenti tali dati si siano bruciati – come riferito in sede di commissione). «Faremo di tutto per risolvere in modo positivo per la comunità un problema sentito dai residenti e a cui anche gli uffici lavorano da tempo». Queste le dichiarazioni corali del Sindaco Avv. Marco Alessandrini, il Vicesindaco Dott. Antonio Blasioli, l’Assessore allo Sportello Unico Integrato Arch. Loredana Scotolati, presenti all’incontro con i residenti della zona di Via Valle Furci il 15 febbraio scorso, insieme agli stessi Presidente della Regione Luciano Dott. Luciano D’Alfonso, al Direttore Generale dell’ARTA Dott. Francesco Chiavaroli e al Dirigente comunale Ing. Aldo Cicconetti, ma sembra che, come sempre, le parole non siano suffragate da risultati immediati e tangibili. I Comitati si chiednoo: «Interessa a qualcuno la possibilità di trasformare il Comune di Pescara in una città civile che abbia come principi del suo governo, l’ottimizzazione delle risorse, la tutela dei cittadini e l’autonomia dalle logiche economiche dell’investimento e della pressione delle multinazionali nonché della concorrenza tra le stesse? Non era previsto un piano per rendere Pescara, nel lontanissimo 2029, la città del Benessere (citato dalla stessa Scotolati all’incontro dei cittadini del 29 novembre 2017, uno di quei numerosi incontri in cui si parla promettendo e poi non si agisce)? Tutto scompare. Ci siamo dimenticati di tutto, anche dei programmi elettorali in cui si faceva esplicita menzione della questione dell’inquinamento da elettrosmog e della regolamentazione per installare le stazioni radio base. Gli stessi candidati Sindaco di Pescara che hanno firmato un documento con alcuni punti programmatici presentato dai cittadini (elezioni Maggio 2014) se ne sono dimenticati». Ed in verità anche nella stessa Commissione Controllo e Garanzia taluni politici sono sembrati del tutto disinteressati e solo alcuni hanno mostrato vicinanza ai cittadini e vero interesse alle problematiche e questi hanno indetto a breve una nuova seduta con il precipuo intervento del Sindaco e dell’Assessore del ramo. E qui, in tale seduta, bisogna che sia fatta chiarezza. A parte altri evidenti vizi procedurali, sanabili o non sanabili, già ampiamente rappresentati nelle opportune sedi da parte di noi Comitati, il Comune è chiamato a dare risposta all’interrogativo di seguito espresso. Nel verbale della riunione tenutasi il 20 ottobre 2017, cui parteciparono tre assessori (Ambiente, Sanità, Edilizia Sostenibile), il Direttore dell’Area Tecnica ed il Dirigente SUAP, testualmente è riportato “L’Architetto Vespasiano comunica che è in corso l’affidamento dell’incarico professionale del nuovo Regolamento Comunale RSB.” “La redazione di tale nuovo strumento consentirà … una nuova programmazione che, in base alle vigenti leggi, sarà sottoposta a Valutazione Ambientale Strategica.” Questo è il punto secondo i Comitati. Quali sono le vigenti leggi in base alle quali la programmazione delle SRB nel 2017 – 2018 deve essere assoggettata a VAS? Se per leggi vigenti si intende il DLgs n. 152/2006 è chiaro che anche i programmi del 2011 e del 2012 dovevano essere assoggettati a VAS? Come si spiega ciò? Perché quei programmi non furono sottoposti a VAS? Eppure il DLgs è molto chiaro:“La VAS costituisce per i piani e programmi a cui si applicano le disposizioni del presente decreto, parte integrante del procedimento di adozione ed approvazione. I provvedimenti amministrativi di approvazione adottati senza la previa valutazione ambientale strategica, ove prescritta, sono annullabili per violazione di legge.”(comma 5, art. 11, DLgs n. 152/06). Cioè, i programmi delle infrastrutture antenne SRB 2011 e 2012, adottati senza la previa VAS, sono annullabili per violazione di legge. L’Autorità comunale quando si vuole decidere a provvedere in merito? Qui vi è rappresentata una esplicita autodenuncia di inveterata e persistente violazione di legge.
La valutazione dei Comuni più virtuosi nell’attenzione verso i cittadini sul tema dei campi elettromagnetici può essere effettuata basandosi su alcuni parametri, tra cui:
• Esistenza di un regolamento per l’installazione delle SRB non impugnabile da chicchessia;
• Attenzione all’impatto urbanistico;
• Attenzione all’impatto paesaggistico;
• Esistenza di monitoraggi in continuo;
• Attenzione al dialogo con i cittadini: predisposizione di tavoli tecnici di concertazione con la presenza dei cittadini, di esperti di bioelettromagnetismo, di ARTA e degli operatori, possibilità da parte del cittadino di segnalare criticità e di visionare in maniera telematica i livelli di campo elettromagnetico che i gestori devono provvedere a pubblicizzare, incontri periodici per sensibilizzare la popolazione sulle recenti evidenze consegnate in letteratura specialistica sui danni al DNA ed ai cromosomi negli organismi esposti a radiazioni elettromagnetiche. A Pescara ed in Abruzzo l’ARTA non sembra avere un chiaro ruolo determinante nella programmazione della distribuzione territoriale delle antenne SRB, come pure per i controlli sistematici delle emissioni elettromagnetiche. Tanto l’aumento della cultura generale quanto la revisione delle leggi richiedono però continuità nel dialogo e nella diffusione del sapere scientifico. Questo è un obiettivo al quale secondo i Comitati siamo tutti chiamati a collaborare.