Rigopiano. “Quando ci sono morti tragiche, se ci sono responsabilita’, vanno accertate, ma noi non possiamo rimanere schiacciati sotto il peso del dolore, dobbiamo affrontarlo e andare al di la’ del dolore, a questo serve la fede”. In una Chiesa gremita monsignor Tommaso Valentinetti, arcivescovo di Pescara-Penne, ha celebrato a Farindola la messa di commemorazione delle 29 vittime della tragedia di Rigopiano. “Chissa’ quante volte – ha detto Valentinetti durante l’omelia – da quel 18 gennaio ad oggi, ci siamo ripetuti, vi siete ripetuti, ma perche’ quella valanga nessuno l’ha fermata? Perche’ la mano potente di Dio non l’ha fermata. A questa domanda non c’e’ una risposta perche’, purtroppo, mi sono scontrato con la morte, cosi’ come vi ci siete scontrati voi. Pensate a me che ho dovuto celebrare i funerali dei 27 bambini morti sotto la scuola di San Giuliano di Puglia. Ero diventato vescovo da due anni e vi assicuro che, forse, rimarra’ il funerale piu’ difficile della mia vita. Anche allora mi sono chiesto perche’ la casa difronte alla scuola non e’ crollata e la scuola invece si’.
C’e’ una sola risposta possibile: umanamente, la solidarieta’ umana che possiamo esprimerci e sentire fortemente tra di noi. Una solidarieta” umana che – ha sottolineato il vescovo – ci deve far sentire una cosa sola, un cuore ed un’anima sola, perche’ tutti sono morti drammaticamente. Ma poi c’e’ anche una risposta di fede, una fede forte e potente. La fede non serve per poter dire a Dio non far succedere questo o quello. La vita ci insegna che 27 bambini sono morti, 29 persone sono morte e tre persone l’altro ieri sono morte in una fossa mentre lavoravano. Le tragedie umane sono purtroppo tragedie che sperimenteremo sempre. La fede serve ad attraversare il dolore, la sofferenza e anche la morte perche’ la morte l’attraverseremo”. “Il sole che in questo anno si e’ oscurato nel cuore di tanti, deve tornare a risplendere, come questa giornata di sole. Se volete bene a questi figli e figlie, a questi fidanzati e fidanzate, a queste mamme e a questi papa’, se volete farli riposare in pace, ricominciate a far risplendere il sole dentro i vostri cuori. E fate risplendere anche il messaggio della prima lettura: l’amicizia e la fraternita’ al di la’ di tutto'”.
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