Pescara. “Se quel sito fosse stato indicato come a rischio, a seguito di quella Carte valanghe che avrebbe dovuto realizzare la Regione Abruzzo, la Del Rosso Srl non avrebbe investito alcunché su quel sito, sia per il rischio valanghe e sia perché l’apertura sarebbe stata compromessa nel periodo invernale, non essendoci i numeri per reggere il finanziamento”. Così l’avvocato Liborio Romito, al termine dell’interrogatorio del suo assistito Paolo Del Rosso, indagato nell’ambito dell’inchiesta sul disastro dell’Hotel Rigopiano di Farindola (Pescara). “Laddove la Del Rosso Srl ha costruito dei manufatti – aggiunge Romito – avrebbe avuto, in teoria, anche la possibilità di chiedere danni alla Regione, che era tenuta a segnalare la pericolosità del sito fin dal 1992”. Del Rosso era uno dei proprietari del resort, è l’imprenditore che chiese l’autorizzazione per costruire il resort ed è il cugino di una delle vittime della tragedia.
Il suo interrogatorio è durato un’ora e mezza. E’ indagato, in concorso con Antonio Sorgi, direttore della Direzione parchi territorio
ambiente della Regione Abruzzo, e con il tecnico comunale Enrico Colangeli, per omicidio colposo, lesioni plurime colpose, falso e abuso d’ufficio, nel filone dell’inchiesta sul permesso rilasciato nel 2006 per la ristrutturazione del complesso alberghiero, quando l’area era soggetta a vincolo idrogeologico. La Procura sospetta che i tre – in assenza di questa autorizzazione – permisero la realizzazione del nuovo resort, con annesso centro benessere, eludendo il pericolo di valanghe al quale il sito era esposto, rendendolo aperto e accessibile alle autovetture anche in pieno inverno, e prescindendo dalla intensità delle precipitazioni nevose. “Il cittadino si rivolge all’amministratore pubblico per ottenere un permesso ed è l’amministratore pubblico a dover controllare che si faccia tutto secondo le procedure – osserva il legale -. C’è stata una Conferenza dei servizi, con tutti gli enti preposti, che hanno ritenuto ci fossero tutti i requisiti e che hanno rilasciato le licenze. La Del Rosso Srl ha prima ristrutturato l’albergo e poi costruito una Spa – conclude il legale -. Se tutto avesse funzionato bene dall’inizio, non ci sarebbe stato l’albergo e non ci sarebbero stati gli ospiti nell’albergo”.