Montesilvano. «Abbiamo incontrato i cittadini, ascoltato le loro preoccupazioni, raccolto le segnalazioni e dato loro risposte concrete». A parlare è il sindaco Francesco Maragno che ieri, insieme agli assessori, ha incontrato all’interno del parco Orione alcuni residenti del quartiere. Diversi i temi affrontati durante la riunione, a cominciare da quello dell’accoglienza dei migranti. «Il tema dell’accoglienza è un argomento molto delicato – dichiara il sindaco – che, ritengo, vada affrontato con senso di responsabilità, coinvolgendo la cittadinanza. L’incontro di ieri, particolarmente apprezzato dai residenti del quartiere, è stata l’occasione per illustrare questa progettualità, chiarire diversi punti, a cominciare da quelli relativi al Centro Sportivo Trisi che non accoglierà migranti, facendo comprendere gli innumerevoli vantaggi che l’attivazione dello SPRAR, il Sistema di Protezione per richiedenti asilo e rifugiati, porterà su tutto il territorio comunale, rispetto invece alla tipologia di accoglienza dei Cas, che fino ad oggi è stata seguita a Montesilvano. La scelta fatta dall’Amministrazione comunale credo sia stata lungimirante, anche alla luce dei fatti di questi giorni che, a livello nazionale, stanno gettando un’ombra lunga sulla gestione dei migranti. La Sprar consentirebbe di avere, da un punto di vista della gestione finanziaria, una rigorosa rendicontazione che imporrebbe a tutti gli attori che co-gestiranno con l’Amministrazione, lo Sprar di dimostrare come hanno effettivamente impiegato il denaro pubblico.
Attualmente i Cas, invece, ricevono finanziamenti in funzione del numero di migranti che sono in grado di ospitare nella loro struttura: più migranti ospitano, maggiore è il denaro pubblico che viene loro riversato senza obbligo di rendicontazione». La progettualità SPRAR, la cui spesa è interamente a carico dello Stato e non del Comune, ridurrà il numero dei migranti a 161, dagli oltre 300 presenti sul territorio. Con lo SPRAR verrà tutelata la vocazione turistica della città, escludendo alberghi, hotel, strutture ricettive e zone spiccatamente commerciali come possibili sedi per l’accoglienza. Il frazionamento di tale numero in diverse zone della città, impedirà concentrazioni di profughi in un’unica area. E poi ancora, lo SPRAR implica non solo l’individuazione di sedi dove far dormire i profughi, ma prevede attività volte all’integrazione socio-lavorativa e abitativa, con attività e servizi di accoglienza, ma anche di orientamento, accompagnamento legale e mediazione interculturale tutti servizi suddivisi in lotti funzionali, con un’attenzione maggiore alla qualità di gestione, che verranno realizzati da Comune, Azienda Speciale e dall’Ati Arci Pescara, Polis, Caritas diocesana e Cooperativa Sociale Ausiliatrice. Ciò significa che i migranti verranno impegnati, gratuitamente, in lavori socialmente utili per la collettività. La permanenza di ciascun migrante all’interno del progetto sarà subordinata al comportamento del migrante stesso.
Durante l’incontro i cittadini presenti hanno anche effettuato alcune segnalazioni sul verde pubblico. «I cittadini – dichiara ancora il sindaco – ci hanno mostrato alcuni punti lungo via San Pio da Pietrelcina, che necessitano, a differenza del parco già oggetto degli interventi di manutenzione dalla ditta incaricata, di lavori di pulizia. Già questa mattina abbiamo dato disposizioni per intervenire proprio su quei luoghi. Abbiamo constatato insieme ai cittadini, tuttavia, la presenza di sacchi pieni di rifiuti, abbandonati incivilmente, che verranno immediatamente raccolti dalla ditta. Sono episodi incresciosi che mettono in evidenza quanto sia importante il rispetto dei cittadini stessi per vivere in un ambiente curato ed accogliente». Altra segnalazione, sulla quale gli uffici sono già al lavoro, riguarda la necessità di installare alcuni punti luce su due piazzole di via San Pio da Pietrelcina. «Quello di ieri – conclude il sindaco – è stato un incontro molto positivo, dai quali i cittadini sono andati via particolarmente soddisfatti».