Pescara. E’ una vera e propria epidemia di morbillo quella che ha colpito la città di Pescara. A lanciare l’allarme è il primario del reparto Infettivi dell’ospedale civile Giustino Parruti. Il morbillo sembra provenire dalla Romania, dove sono morte 17 persone da settembre fino ad oggi. Dal mese di febbraio il virus ha iniziato a diffondersi anche in Italia. A Pescara i casi si stanno moltiplicando e riguardano soprattutto gli adulti non vaccinati tra i 30 e i 40 anni. In un mese 25 le persone ricoverate per complicanze, respiratorie e cardiache, circa 70 le consulenze ospedaliere.
Come riporta Il Centro “Generalmente l’epidemia di morbillo ha un ciclo ogni quattro anni. L’avevamo avuta nel 2012 ed è tornata.” commenta Carla Granchelli, direttore dell’Unità operativa Igiene Epidemiologia e Sanità pubblica della Asl pescarese. “È un’epidemia grande», conferma Giustino Parruti, primario di Malattie infettive dell’ospedale civile. Qualche caso, inoltre, è stato riscontrato anche tra i pazienti pediatrici.
Il morbillo è una malattia infettiva causata da un virus del genere morbillivirus ed è molto contagiosa. I primi sintomi sono simili a quelli di un raffreddore: tosse secca, naso che cola, congiuntivite con una febbre che diventa sempre più alta. Successivamente appaiono dei puntini bianchi all’interno della bocca. Dopo 3-4 giorni, appare l’eruzione cutanea caratteristica che dura da 4 a 7 giorni, composta di piccoli punti rosso vivo, prima dietro le orecchie e sul viso, e poi su tutto il resto del corpo.
Le complicazioni sono relativamente rare, ma il morbillo è pur sempre responsabile di un numero compreso tra le 30 e le 100 morti ogni 100.000 persone colpite. Le complicazioni sono dovute principalmente a superinfezioni batteriche: otite media, laringite, diarrea, polmonite o encefaliti. Si riscontrano più spesso nei neonati, nei bambini malnutriti o nelle persone immunocompromesse.
Il periodo di incubazione è di circa 10 giorni: inizia all’entrata del virus nell’organismo e finisce all’insorgenza della febbre. La contagiosità si protrae fino a 5 giorni dopo l’eruzione cutanea, ed è massima tre giorni prima, quando si ha la febbre. Il morbillo è una delle malattie più trasmissibili. Il contagio avviene tramite le secrezioni nasali e faringee, probabilmente per via aerea tramite le goccioline respiratorie che si diffondono nell’aria quando il malato tossisce o starnutisce. La durata della malattia varia tra i 10 e i 20 giorni.