Pescara. Una valanga che si è formata in alto a diversi chilometri di distanza, e che si è fermata proprio dove c’era la struttura alberghiera. E’ questa una delle ipotesi degli esperti per quanto accaduto alle 17 di ieri in località Rigopiano, nel Comune di Farindola, in provincia di Pescara. Secondo una delle tesi avallate dai tecnici, sarebbero state proprio le scosse di terremoto a provocare la valanga che poi ha travolto e distrutto l’hotel a quattro stelle. Sicuramente il terremoto ha creato delle condizioni di instabilità, scatenando dei movimenti franosi. Si sarebbe quindi comportata come una frana di scorrimento. Una slavina che è diventata sempre più potente scendendo dalla montagna e portando con sé anche gli alberi che non sono riusciti a fermare l’enorme massa di neve.
Tutto l’ammasso di detriti e materiale nevoso si ha sfondato i due piani alti della struttura che è stata rasa quasi al suolo e ricoperta da circa quattro metri di neve. Neve che ora divide la superficie dall’hotel e probabilmente dalle persone che erano all’interno. Non si erano mai verificata prima d’ora valanghe nella zona intorno all’hotel.
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