Pescara. Studenti in corteo a Pescara, con partenza dall’Arena del Mare e sit-in finale in Piazza Salotto in nome del diritto allo studio. “Siamo scesi in piazza per ribaltare le politiche regionali. Vogliamo maggiori fondi per il diritto allo studio, non è accettabile che si stanzi solo lo 0,06% a questa voce e invece la Regione incentra le sue politiche sulle gradi opere”, ha detto il coordinatore del Collettivo Studentesco Pescara (Liceo Classico D’Annunzio), Saverio Gileno. “Diritto allo studio – gli ha fatto eco Giulia Di Bari del Csp Liceo Volta Francavilla al Mare – significa anche diritto di muoversi liberamente con autobus sicuri e con tariffe accessibili”.
Federico Stigliano del Csp Liceo Artistico MiBe ha invece posto l’accento sulla necessità di “una nuova legge regionale sul diritto allo studio, che faccia funzionare la carta dello studente ampliandone i servizi e gli sconti, che abbatta la problematica del caro-libri e che offra maggiore assistenza ai disabili. Vogliamo anche un’ integrazione reale degli studenti migranti”. Una carta dello studente che risale al ’78, è stato evidenziato durante il comizio. Quindi la questione sicurezza. “Abbiamo portato all’attenzione degli enti il fatto che solo il 32% degli edifici scolastici è costruito secondo criteri antisismici, il che significa che 2 scuole su 3 sono a rischio crollo. Inoltre il 70% degli edifici scolastici necessita di interventi di ristrutturazione urgenti”, ha detto Alex di Costanzo del Csp Ipssar De Cecco. Gli studenti si incontreranno in un’assemblea pubblica, al parco di Villa De Riseis il 21 novembre, alle 16, hanno annunciato i collettivi, per rilanciare la mobilitazione.