Atessa. Una testa di capretto con tnto di minacce riferite a un precedente avvertimento, è stata fatta recapitare verso le 14 di ieri davanti al centro accoglienza immigrati di Atessa. Un avvertimento in perfetto stile mafioso. La testa del povero animale era chiusa all’interno di un pacco. Per questo sono stati subito allertati i Carabinieri della locale stazione, temendo che si trattasse di un pacco sospetto contenente esplosivo. I militari hanno messo in sicurezza l’area per permettere l’arrivo degli artificieri che poi lo hanno fatto brillare. Nell’ambito di indagini per procurato allarme sono stati avviati numerosi interrogatori ed eseguiti controlli sulle telecamere della zona.
Il sindaco di Atessa, Nicola Cicchitti, rammaricato per l’accaduto avrebbe parlato di “fatto vergognoso e miseria umana. Questi immigrati è come se non ci fossero. Non stanno dando alcun problema alla popolazione”. I migranti, di origine africana, sono arrivati in città lo scorso 7 ottobre, dopo la fuga di alcuni di loro nel centro sono rimasti solo in nove. Il 28 ottobre la Prefettura di Chieti ne ha inviati altri 25. Da un mese, però, parte della popolazione contraria ai migranti protesta.