Pescara. E’ polemica a Pescara per la commemorazione delle vittime dei bombardamenti del 1943 da parte di una ventina di militanti di ‘Audere Semper’, formazione che si definisce “patriottica e dannunziana”, con una cerimonia per la deposizione di una corona di alloro ai piedi dei resti del muro della stazione, proprio dove alle 21 di ieri era prevista la cerimonia ufficiale promossa da presidenza del Consiglio comunale e Anpi. Maurizio Acerbo, della segreteria nazionale di Rifondazione Comunista, parla di un “oltraggio alle vittime dei bombardamenti”, mentre il Comune precisa di non aver “mai autorizzato” la manifestazione. ‘Audere Semper’, nata dopo che il coordinatore regionale di Forza Nuova, Marco Forconi, ha lasciato il movimento di estrema destra per poi divenire portavoce della nuova formazione, aveva regolarmente inoltrato un preavviso alla Questura che come spiegano dalla Questura stessa ha dato l’ok con delle prescrizioni, vietando cioè manifestazioni o cortei e consentendo solo la deposizione della corona. “Alle 13 in punto si legge in una nota di Audere Semper venti militanti hanno commemorato il martirio della città di Pescara, sottoposta ad una violentissima scia di morte e di distruzione a causa dei bombardamenti degli angloamericani fra l’estate e l’autunno 1943, deponendo una corona di alloro ai piedi del muro superstite su corso Vittorio Emanuele. Con grande disciplina e compostezza è stato quindi eseguito un minuto di silenzio, al termine del quale sono stati sciolti i ranghi alla presenza di numerosi cittadini che in quel momento affollavano l’arteria cittadina”. La formazione annuncia anche il “ripristino delle ‘passeggiate’ sugli autobus di linea urbani ed extraurbani, sin da fine settembre, già svolte da Forza Nuova fino a fine luglio”. Insorge Maurizio Acerbo, della segreteria nazionale di Rc, secondo cui “è gravissimo che Questore e Prefetto abbiano consentito una manifestazione di questo genere che offende la memoria delle vittime della guerra che fu scatenata dai fascismi europei. Non sappiamo se sindaco e presidente della Provincia fossero informati dice certo avrebbero il dovere di intervenire affinché non si ripetano più scene di questo genere”. “Suona come una macabra presa in giro aggiunge collocare una corona con la scritta ‘audere semper’ davanti alla lapide. I cittadini che morirono sotto quelle bombe non avevano scelto di ‘osare sempre’ visto che a decidere di entrare in guerra fu un regime che aveva soppresso tutte le libertà politiche e civili nel nostro paese. Il nostro partito è in questo momento fuori del Parlamento, ma ci auguriamo che qualche parlamentare presenti interpellanze o interrogazioni”. Fa subito chiarezza, invece, il sindaco: “tale manifestazione non è stata mai autorizzata dal Comune, che invece ha provveduto a segnalarla alle forze dell’ordine appena se ne è venuti a conoscenza”, dice il primo cittadino, ricordando l’appuntamento con la cerimonia ufficiale di stasera.
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