Pescara. Il controesame del chimico Lino Prezioso, uno dei due consulenti nominati dalla difesa, ha caratterizzato ieri l’udienza davanti al gup del Tribunale di Pescara, Maria Carla Sacco, relativa al procedimento bis sulla mega discarica di rifiuti tossici, rinvenuta nel marzo 2007, a Bussi sul Tirino (Pescara). Gli imputati, che hanno chiesto e ottenuto di essere giudicati con il rito abbreviato condizionato all’audizione di esperti in materia ambientale, sono accusati di distribuzione di acqua avvelenata. Si tratta di: Giorgio D’Ambrosio, all’epoca dei fatti presidente dell’Ato; Bruno Catena, all’epoca presidente dell’Aca Spa; Bartolomeo Di Giovanni, come direttore generale dell’Aca; Lorenzo Livello, in qualità di direttore tecnico dell’Aca Spa e Roberto Rongione, responsabile del Servizio Sian della Asl di Pescara. Il perito ha sostanzialmente ribadito la tesi illustrata nella precedente udienza e cioè che “non c’è stato nessun superamento dei limiti di contaminazione dell’acqua alla distribuzione”. Da parte sua, il pm Anna Rita Mantini, ha messo in rilievo delle incongruenze su quanto sostenuto nella perizia. La prossima udienza si terrà il 10 novembre, alle 12, per il confronto tra i periti della difesa e dell’accusa.
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